Memorial Nadia Spisso, la lettera del marito Andrea

La seconda edizione del Memorial Nadia Spisso è cominciata con i saluti delle autorità, ma soprattutto con le toccanti parole di Andrea Pusceddu, marito di Nadia, che ha voluto dedicarle una lettera. Uno degli organizzatori del torneo, Francesco Perrone, ha passato il microfono all’amico con poche ma sincere parole: “Ha lasciato tanto a tutti quanti”.

Prima, i ringraziamenti di Andrea Pusceddu: “Volevo ringraziare Francesco Perrone e la sua famiglia, Patrizia e Rebecca, che hanno voluto fortemente questo secondo memorial. Ringrazio la società che ha permesso di avere questa domenica libera tutta per noi. Con mille difficoltà ma ce l’abbiamo fatta. Ovviamente ringrazio gli sponsor che senza di loro avremo potuto fare ben poco. Un ringraziamento a Candiolo e un ringraziamento lo volevo fare al Comune di Collegno, al nostro primo cittadino Francesco Casciano che ho conosciuto. Persona splendida che già l’hanno scorso ha dimostrato quanto tenesse a questo evento. L’assessore allo sport Matteo Cavallone e la presidentessa del consiglio comunale Vanda Bernardini, volevo ringraziarla per tutto quello che ha fatto e non era scontato. Un ultimo ringraziamento per i miei amici che in questo anno particolare per noi ci sono sempre stati. Ma soprattutto grazie a questo gruppo dei 2013: genitori e figli. Ho conosciuto persone fantastiche. Grazie ragazzi”.

La lettera di Andrea, marito di Nadia

Sai patata, quest’anno è stato un anno difficile. So che lo sai, ma viverla è stato un po’ di più. Mi hai lasciato tre bimbi stupendi: i nostri bimbi. In tante cose rivedo te e questo mi fa stare un po’ meglio. Vorrei dirti molte volte che ti penso e facendolo ritrovo la forza. Sorrido, a volte non riesco a farne a meno. Altre volte invece non lo faccio apposto: mi torni in mente e sento tutta la tua mancanza. Riuscire a non pensarti vorrei. Vorrei riuscire a controllare la presenza che hai ancora dentro di me. E ti penso. Magari ricollegandoti a un profumo, a un colore, a un posto, a una canzone o a qualcosa che facevamo insieme. Oppure ti penso e ti basta.

Ti penso all’improvviso come se mi rendessi conto che c’era qualcuno che mi conosceva meglio di me stesso. E adesso un ultima cosa, molto importante per me. Non voglio ringraziare chi senza neppur conoscermi, in un giorno che voglio dimenticare di fine settembre mi ha detto con freddezza e senza neppure sfiorarmi che mia moglie sarebbe morta. Nel giro di poche che settimane perché lo dicono le statistiche. Mi hai fatto piangere: troppo e prima del necessario. Non si fa. Ma spero che migliorerai negli anni. E ora buon divertimento a tutti. Ciao Nadia.

 

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