Di sorpresa non c’è più nulla. Il Bulè Bellinzago rappresenta ormai un’eccellenza del calcio femminile piemontese e, la sua posizione geografica, le permette di volgere lo sguardo anche verso il lato lombardo. Le tigrotte, con competenza e risultati, si sono prese il trono del calcio in rosa del novarese ormai da un paio d’anni. Dagli addetti ai lavori agli impianti utilizzati per gli allenamenti, sono tanti i punti di forza del Bulè del presidente Luigi Blasi.
Il responsabile del settore femminile è Massimo Moia, uno che non ha bisogno di presentazioni altrove, figurarsi nel territorio novarese. Da lui ci siamo fatti raccontare l’attuale stato del movimento femminile del club e i tasselli che hanno portato il Bulè Bellinzago a questo livello. A partire da una Prima squadra che in Eccellenza, Girone A, è reduce dalle importanti vittorie con Torino Women e del derby con il Novara Women e si ed è ormai la principale outsider dell’Acf Alessandria capolista.
“Siamo partiti con l’obiettivo di migliorare la scorsa stagione – spiega Moia -. Abbiamo pescato dalla Lombardia e cercato di aggiungere qualcosa in più. Una nostra ragazza è stata presa dal Palermo (Gaia Bruno ndr) e ci ha fatto molto piacere. Siamo partiti male nella prima partita contro l’Alessandria. Avevamo tanti infortuni e con la squadra nuova si doveva trovare ancora l’amalgama. Poi siamo abbiamo cominciato a crescere e questo campionato è andato via via scemando. Noi abbiamo investito tanto come Bulè sul femminile”.
Al Bulè Bellinzago mancava solo l’Under 17, mentre aveva l’Under 19. Quest’anno è il contrario: diverse ragazze della Juniores sono confluite in Prima squadra, alcune dell’Under 15 in Under 17 che si è arricchita anche di nuovi innesti: “Quest’anno sono arrivate cinque ragazze dal Baveno – racconta Moia -. In generale ci sono diverse giocatrici che fanno diversi chilometri per venire da noi: da Tronzano Vercellese, dal Lago d’Orta, dal Lago Maggiore. Abbiamo persino una ragazza che viene da Siracusa, ha dei parenti qua e si è trasferita per giocare a calcio, si è trovata bene e si è ambientata”.
Al campionato Under 15 femminile sono iscritte ben due squadre del Bulè: “Avere due gruppi in una categoria dove ci sono squadre come Juve e Toro per noi è un orgoglio. La maggior parte delle ragazze è del 2009, con 26 giocatrici abbiamo deciso di fare due gruppi. Lo scorso anno questo gruppo è arrivato dietro solo a Torino e Juventus e davanti al Genoa.”. E poi c’è l’Under 12, un gruppo che porta grandi soddisfazioni: “È la categoria più forte di tutte se messa a livello delle altre società. Una dei nostri portieri è fissa anche con l’Under 12”.
Già, l’Under 12, una categoria nuova e di cui si sentiva fortemente l’esigenza. Un campionato fortemente voluto dalle società in primis: “Noi con l’Ivrea e la Biellese avevamo intenzione di creare un campionato tra di noi. Abbiamo raccolto le firme tra le varie società e lo abbiamo chiesto alla riunione con la federazione a inizio settembre. Inizialmente hanno bocciato la nostra proposta, dicendo che il Settore giovanile e scolastico non voleva, poi abbiamo fatto presente che questa categoria nelle altre Regioni è presente e allora siamo riusciti ad ottenere questa possibilità”.
L’anima del Bulè Bellinzago, e Massimo Moia tiene a sottolinearlo, sono i dirigenti: “La loro professionalità è al pari di quelle di Juve e Toro. C’è un’organizzazione perfetta e una gestione del femminile scrupolosa. I dirigenti arrivano 30 minuti prima dell’allenamento e se ne vanno 30 minuti dopo. Le cose crescono se hai delle persone intorno che sanno quello che fanno”.
D’altra parte tutti i gruppi del Bulè si danno molto da fare: “Con l’esperienza e la volontà delle ragazze, tutte le categorie si allenano tre volte a settimana”. Il club avrebbe potuto avere anche una Under 10, ma al momento è stata fatta una scelta diversa: “Avevo la sensazione che la nostra Under 10 stesse diventando come nel maschile. Non abbiamo fretta di far crescere le nostre ragazze”.
Non ultimo in ordine di importanza è lo staff tecnico del Bulè Bellinzago: “Ci sono tante persone che lavoravano con me a Suno o a Novara. Adesso si sono calati perfettamente nel calcio femminile. Non nell’urlare, ma nello spiegare alle ragazze. L’Under 17 la allena Roberto Mercuri che allenava i 2000 a Suno, con lui c’è Irene Meraviglia che cura la parte tecnica e tattica. Nell’Under 15 Federico Iseppato coadiuvato da Martina Boca e nell’Under 12 Franco Freschi”.
+ There are no comments
Add yours