Dominique Malonga con la maglia del Vicenza nella stagione 2013-14 (foto wikipedia.org)

Eccellenza: col granata nel cuore, Malonga giocherà nell’As Torino Calcio

Il granata è tornato a scorrere nelle vene di Dominique Malonga. Non è più il granata del Torino Fc dove approdò appena 18enne, ma quello dell’As Torino Calcio che l’attaccante congolese raggiunge a 33 anni. L’Eccellenza non sarà la Serie A, ma è un’altra tappa di una carriera che non avrà rispettato le premesse, ma che è ed è stata comunque piena di esperienze incredibili.

Malonga era arrivato al Torino Fc nel 2007, all’inizio dell’era Cairo. Su di lui erano riposte grandi speranze. I granata lo prelevarono dal vivaio del Monaco che in quegli anni era una squadra ruggente d’Europa, un club che appena due anni e mezzo prima Didier Deschamps aveva condotto alla storica finale di Champions League contro il Porto di José Mourinho.

Il primo anno di Malonga al Toro è di buon ambientamento. Scende in campo 9 volte e riesce anche a segnare un gol. L’11 novembre 2007 parte titolare nel match casalingo contro il Catania. Al quarto d’ora Nicola Ventola tenta una rovesciata che si stampa sulla traversa, il francese naturalizzato congolese si avventa sul pallone e realizza la rete del vantaggio granata. Oltre a Ventola però la concorrenza lì davanti è tanta. Ci sono Stellone, Recoba, Di Michele, Bjelanovic e pure il giapponese Oguro a giocarsi un posto in attacco. Così nel gennaio 2009 viene spedito a Foggia in Lega Pro Prima Divisione a farsi le ossa.

In Puglia si comporta bene tanto che arriva la chiamata del Cesena in Serie B. In Romagna con 8 gol contribuisce alla promozione in Serie A dei bianconeri. Si comporta bene anche nel massimo campionato dove segna due gol e successivamente anche con il Vicenza in Serie B dove arriva in doppia cifra.

Dominique Malonga il giramondo

Manca qualcosa per il decisivo salto di qualità e Malonga lo va a cercare all’estero. Prima in Spagna con il Real Murcia, poi in Scozia con l’Hibernian dove vive dei derby di Edimburgo per cuori forti contro i rivali dell’Hearts. Nel gennaio 2016 torna in Serie B con la maglia della Pro Vercelli, ma la nuova esperienza italiana è un po’ meno convincente. Un anno dopo, a 29 anni, comincia il suo lungo pellegrinare in giro per il mondo.

Va di nuovo in Spagna nell’Elche, poi in Svizzera con il Servette. Seguono le esperienze in Grecia con la maglia del Chania Kissamikos, in Canada con il Cavalry, in Bulgaria con la Lokomotiv Plovdiv, in Finlandia con il KPV e in Islanda con il Thor. Tutte parentesi arricchenti ma poco prolifiche.

Malonga l’Italia però non la dimentica e accetta l’offerta con la Virtus Marino. Troppo forte però anche il richiamo di quella Torino che gli consentì di raggiungere palcoscenici importantissimi. In tutto questo lui, nato e cresciuto in Francia, decide di naturalizzarsi congolese e con la Nazionale della Repubblica disputa la Coppa d’Africa nel 2015.

Le prime parole di Malonga, calciatore tokenizzato

Il presidente Enea Benedetto esprime, attraverso un comunicato societario, tutta la sua soddisfazione: “Siamo molto contenti di esserci assicurati un giocatore delle qualità tecniche di Malonga che abbiamo corteggiato e fortemente voluto avere con noi. L’accordo prevede che Malonga sarà il primo giocatore del nostro club ad essere tokenizzato. Le tokenizzazioni dei nostri giocatori e la digitalizzazione attraverso la DAO dei club saranno realizzati attraverso una partnership esclusiva tra Vectorium e NFT’s Guaranteed. Entreremo nel dettaglio del nostro progetto digitale  durante una conferenza stampa ad hoc che organizzeremo nella seconda settimana di ottobre”.

Felice di essere tornato a ‘casa’ anche Malonga: “Sono molto felice di tornare a giocare a Torino all’AS Torino Calcio che in qualche modo mi riporta ai vecchi fasti di quando calcavo i campi della serie A. Spero di portare questa squadra il più in alto possibile. Sono orgoglioso che il presidente Enea Benedetto abbia visto in me un possibile alfiere di questa grande avventura”.

 

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