Caso Awa Sylla, Roberto Salerno: “Chiesta la rimozione immediata della presidente dell’Alessandria”

TORINO – La tempesta che ha coinvolto la società Alessandrina, per il caso Tiktok (Novese Calcio Femminile) e il caso razzismo (Torino Women) non si ferma. Il presidente delle granata Roberto Salerno, con una lettera formale spedita direttamente a Gabriele Gravina (Presidente FIGC), Giancarlo Abete (Presidente LND) e Maurizio Foschia (Presidente LND Comitato Piemonte Valle d’Aosta), chiede ora la rimozione immediata della Presidente delle grigie Maria Grazie Spanò.

I motivi di questa richiesta si rifanno alla spregiudicatezza con la quale la società dell’Alessandria Women abbia sollevato il caso di razzismo, “divulgando anzi tempo notizie sui social con illazioni offensive all’indirizzo del Torino Women e della sua tesserata Prencipe, senza nessuno scrupolo nell’appurare la verità dei fatti”, (come si legge nella lettera). Oltre ai fatti legati alla società granata, il Presidente Salerno ha voluto motivare la sua richiesta rimarcando anche quanto successo alla società di Novi Ligure, che ha visto condannare nuovamente la società di Maria Grazia Spanò, per aver “leso il decoro e l’onore della squadra Novese, violando i principi di probità e lealtà del Codice di Giustizia Sportiva”.

Nella richiesta formale, il Presidente continua: “Purtroppo, oggi, la stessa non più Presidente della società, ricopre addirittura la carica di Delegata Provinciale per il Calcio femminile di Alessandria. Carica istituzionale del tutto incompatibile per la palese inadeguatezza, dannosa per il calcio femminile, e per le gravi violazioni ammesse e commesse dalla stessa. Per tutti questi motivi, pertanto, si chiede la immediata rimozione da tale incarico della signora Maria Grazia Spanò che qui si riassumono: per gravi violazioni dell’art. 4, 1’ comma, dei principi di lealtà, correttezza e probità in ogni rapporto comunque riferibile all’attività sportiva e per non aver esitato a provocare uno scandalo mediatico coinvolgendo il calcio femminile in un caso inesistente di razzismo con gravi danni di immagine per tutto il calcio femminile e per lo sport in genere”.

RICHIESTA DIMISSIONI DELEGATA ALESSANDRIA

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