Insulti e minacce all’arbitra, Candiolo multato di 400 euro e squalifica del campo

CANDIOLO – Una brutta storia che arriva direttamente dai campi di calcio piemontesi. Alessandra Ferrante, arbitra della sezione di Ivrea, avrebbe ricevuto insulti e minacce dagli spalti del “Village” di Candiolo. L’episodio è avvenuto durante la partita Candiolo-Bricherasio Bibiana di Prima Categoria, disputata lo scorso 12 febbraio.

Come si legge nel comunicato ufficiale pubblicato oggi, giovedì 16 febbraio, dalla LND Piemonte Valle d’Aosta, il Candiolo ha ricevuto una multa di 400 euro e la squalifica del campo per una giornata per “il comportamento inqualificabile dei propri sostenitori, che per tutta la durata della gara hanno insultato e denigrato la direttrice di gara con espressioni di chiaro contenuto discriminatorio, arrivando altresì a minacciarla”.

Da come si legge, i dirigenti della società non sarebbero intervenuti “per porre fine a tali condotte ed anzi lo stesso addetto all’arbitro si lasciava andare ad insulti discriminatori. Si rammenta alla società la sua oggettiva responsabilità per i comportamenti discriminatori tenuti dai propri sostenitori in occasione delle partite nonché dei propri dirigenti, tesserati e soci, ai sensi dell’art. 28 C.G.S., e che in caso di recidiva si applicheranno congiuntamente sanzioni di maggiore entità”.

Alla multa e alla squalifica del campo si aggiunge l’espulsione di Massimiliano Pisano, dirigente del Candiolo, il quale è stato inibito fino al 16 giugno “per condotta ingiuriosa e discriminatoria nei confronti della direttrice di gara”. Nello specifico, Pisano, già ammonito per proteste, al minuto 30 del secondo tempo è stato espulso “per aver reiterato tale condotta, insultando altresì l’arbitro. Alla notifica del provvedimento, Pisano si è avvicinato alla direttrice di gara urlando, ingiuriandola e proferendo altresì frase di chiaro contenuto discriminatorio”.

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