Il Caselette di Iguera sempre più green: “Così inquiniamo meno e ai nostri ragazzi insegniamo a non sprecare”

CASELETTE – Se dovessimo chiedere ad un bambino quale sia il suo sogno, probabilmente risponderebbe di voler diventare un calciatore professionista, percorrendo le strade delle più grandi icone di questo sport. Nella vita abbiamo bisogno di sognatori, per cui lasciamo sognare questi ragazzi, sperando che possano percorrere la più rosea delle strade. Tenendo in considerazione i numeri, però, sono assai pochi i giovani che realmente riescono a emergere a livelli professionistici, pertanto lo sport deve essere un mezzo per apprendere non solo gli strumenti per una vita più salutare, ma anche per comprendere una serie di valori che solo il gioco e la passione sportiva possono trasmettere.

Lo abbiamo detto a più riprese: i bambini di oggi, saranno i futuri uomini di domani; ed è in questo contesto che diventa essenziale loro cercare di trasmettere loro valori positivi, che possano essere di ispirazione non solo nel rettangolo di gioco, ma anche nella vita quotidiana.
Davide Iguera, presidente del Caselette, ci racconta quelli che sono non solo gli obiettivi della società a livello calcistico, ma anche gli ambiziosi traguardi che la società è intenzionata a raggiungere per trasmettere non solo i classici valori del campo, ma anche al di fuori.
Intervenuto ai microfoni di Piemonte Sport, Iguera ci spiega la filosofia green che ha intrapreso la società, volta non solo a rispettare di più l’ambiente e il mondo sul quale viviamo, ma anche per insegnare ai ragazzi l’educazione contro lo spreco: “Per quanto riguarda la struttura, abbiamo già provveduto a sostituire le vecchie lampadine con i led, entro due anni riusciremo a replicare lo stesso processo anche con l’impianto dei campi da gioco. Con questo investimento non solo abbiamo risparmiato in termini di costi e di inquinamento dovuto alla CO2 emessa dalle luci, ma anche in una migliore qualità della luce stessa.”

Il progetto Green della società, però, è più lungimirante: “Intorno alla struttura ci sono delle piante pericolose: alcune sono da abbattere, altre potrebbero creare dei danni all’interno della struttura. Le piante sono vita, se abbiamo l’esigenza di abbattere delle piante, dobbiamo ripristinarle. Al fine di ottemperare alla situazione, abbiamo pensato (in accordo con l’Amministrazione comunale), di piantare un albero per ogni nuovo iscritto nella scuola calcio, dando il nome del bambino alla pianta. Ci piacerebbe destinare l’iniziativa anche in altri comuni”.
Il Presidente conclude: “Se tutto questo è possibile, lo dobbiamo anche all’amministrazione comunale, che ci sostiene sempre sia a livello di progetti, sia a livello finanziario (come può)”.

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