Essere Davide Nicola in un mondo di Pep Guardiola

EMPOLI – Non sappiamo se Davide Nicola abbia la bacchetta magica o i poteri sovrannaturali. Una cosa però la sappiamo: Davide Nicola è un ottimo allenatore. Lo dicono i numeri, oltre che i fatti. Dopo aver ottenuto due salvezze clamorose con Crotone e Salernitana, il tecnico piemontese sta portando l’Empoli verso la permanenza nella massima serie dopo un inizio di stagione da incubo. Dal suo arrivo, Nicola non ha mai perso: 2 vittorie e 2 pareggi, di cui uno arrivato in casa della Juventus.

Prima di Davide Nicola, l’Empoli aveva perso 13 volte. Tredici sconfitte in 20 partite. La svolta, di fatto, è arrivata il 13 gennaio scorso, quando dopo il ko contro l’Hellas Verona, la società ha scelto di esonerare Andreazzoli (chiamato per sostituire Zanetti, ndr) e di affidare la panchina all’ex Salernitana. La decisione sembra dare i suoi frutti e contro il Monza l’Empoli vince 3-0. Il weekend successivo, come detto, pareggia in casa della Juventus e ottiene un altro punto importante lo scorso 3 febbraio contro il Genoa (0-0). Ieri, infine, gli azzurri hanno battuto nello scontro diretto proprio la Salernitana. Un successo importante e che permette ai toscani di salire a quota 21 in classifica.

In un mondo di “Pep Guardiola” e imitatori vari, l’essere Davide Nicola assume svariati significati. Essere Davide Nicola vuol dire resistere ai momenti bui, alle chiamate in corsa, ai mancati riconoscimenti. Essere Davide Nicola, però, significa avere anche la fiducia dei tifosi e il rispetto dei propri giocatori. Perché non sappiamo se Davide Nicola abbia la bacchetta magica o poteri sovrannaturali, ma una cosa la sappiamo: Davide Nicola è un ottimo allenatore.

Fonte foto: Davide Nicola FB

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