Lo spazio Cecchi Point e Balon Mundial, dove gli ultimi sono i primi: un luogo fuori dal tempo

TORINO – Uno spazio fuori dal tempo, dove lo sport unisce culture diverse, dove gli ultimi sono i primi e dove i tanti colori presenti compongono una bandiera unica. Questo è il Cecchi Point, di via Cecchi a Torino, zona Aurora. Un luogo unico, dove al proprio interno opera Balon Mundial, la Onlus nata per abbattere ogni tipo di barriera e pregiudizio con il calcio.

Eppure, per capire di cosa stiamo parlando non serve altro che entrare all’interno del Cecchi Point. Le bandiere, i murales, gli spazi architettonici e le tante lingue che riportano alla memoria spazi di continenti diversi, ma anche e soprattutto di Europa, l’Europa in grado di accogliere e far sue culture diverse, di unire e non dividere. Ed è per questo che si rimane folgorati dalla bellezza di tanta diversità.

Gran parte del merito va a Lay’s, che ha costruito un campo da calcetto “responsabile”, frutto del progetto “Lay’s RePlay”, con un’impronta di carbonio azzerata, donato alla comunità del quartiere Aurora di Torino. L’iniziativa affonda le proprie radici nella consapevolezza che un campo da calcetto non è “solo” una struttura dove dedicarsi allo sport, ma un luogo in cui portare gioia alla comunità attraverso lo sviluppo di programmi a lungo termine che utilizzano il potere positivo del gioco per aiutare ad affrontare le questioni sociali che impattano la comunità, favorendo al contempo un accesso sicuro allo sport e prendendo come punto di partenza la sua parte più vibrante, i giovani.

E sono proprio i giovani i protagonisti dello spazio Cecchi Point. Non ci sono orari, non ci sono risultati: tutti corrono dietro al pallone su quel campo in erba sintetica che permette di vivere attimi fuori dal tempo. Un campo che permette di unire culture, lingue e cibi diversi. Un campo che premia gli ultimi e che rende l’identico diverso.

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