Tira un calcio alla testa all’avversario e lo fa svenire: rissa choc in Pecetto-Fortitudo

PECETTO – Durante la partita di Under 17 regionale, tra Pecetto e Fortitudo, vinta dagli ospiti per 4-0, c’è stata una rissa choc e che ha portato all’intervento urgente dell’ambulanza del pronto soccorso più vicino. Lo si apprende dal Comunicato ufficiale, il primo del 2024. Tutto nasce da una rissa violenta tra due giovani giocatori, R.H. e G.L. Stando alla ricostruzione del referto arbitrale, i due prima si sono spintonati e poi presi a pugni, tanto da cadere a terra entrambi. Mentre si stavano rialzando, il primo ha colpito alla testa con un calcio il secondo, facendolo svenire. Da lì l’arrivo dei sanitari e la sospensione per 33 minuti della partita.

La ricostruzione di quanto accaduto

Per capire quanto è accaduto durante la gara tra Pecetto e Fortitudo di Under 17 regionale bisogna leggere il Comunicato ufficiale. Precisamente bisogna scorrere fino all’espulsione di R.H., giocatore dei padroni di casa e squalificato fino a luglio 2024. “Espulso per condotta violenta di grave entità nei confronti di un avversario. Nello specifico il sig. R. reagiva allo spintone del sig. G., spingendolo a propria volta. L’avversario lo colpiva con un pugno e il sig. R. restituiva il colpo. Ne nasceva una vera e propria colluttazione a terra tra i due giocatori, con reciproci pugni. Intervenivano i giocatori del Pecetto per dividere i due contendenti e il sig. R., rialzandosi, colpiva con un calcio alla testa il sig. G., facendolo svenire. La partita veniva sospesa per 33 minuti per consentire il soccorso con ambulanza del giocatore privo di sensi che, una volta rinvenuto, non ricordava nulla. La sanzione comminata tiene conto della violenza del giocatore, non giustificata dall’altrui provocazione, e dalla gravità dei danni potenzialmente arrecati alla salute dell’avversario”.

Le squalifiche

R.H. è stato squalificato fino al 5 luglio 2024, mentre G.L. dovrà stare lontano dai campi per cinque giornate. “Espulso per condotta violenta nei confronti di un avversario, consistita nell’averlo dapprima spintonato, procurandone la reazione, ed averlo poi colpito con un pugno al volto. Ne nasceva una vera e propria colluttazione con l’avversario. Sig. R., con reciproci pugni, all’esito della quale il sig. G., colpito da un calcio alla testa, restava a terra privo di sensi e necessitava del soccorso con l’ambulanza”, si legge nel comunicato.

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