ALESSANDRIA – Se lo stanno chiedendo tutti, ma in pochi sanno rispondere con certezza. Cosa sta succedendo veramente ad Alessandria? La rottura tra Alain Pedretti e Enea Benedetto ha sorpreso un po’ tutti, sia per i modi (Pedretti ha incontrato e informato la stampa locale insieme allo staff, comunicando la sua partenza da Alessandria per la Francia nonostante il silenzio stampa imposto dal club) che per i tempi (solamente pochi giorni fa era arrivata la conferma dell’iscrizione al prossimo campionato di Lega Pro). Ricostruendo i vari passaggi delle ultime ore, sarebbe proprio la fidejussione, servita per ottenere l’ok dalla Covisoc, l’oggetto della discussione, oltre alla costruzione della parte tecnica (a partire dall’allenatore). Nel mezzo la protesta dei tifosi al centro sportivo Michelin.
Alain Pedretti incontra la stampa e comunica l’addio ai grigi
Facciamo un passo indietro e puntiamo il focus del contendere su Alain Pedretti, ex presidente del Cannes e proprietario del 40% delle quote dell’Alessandria. Contattando alcuni giornalisti locali (Piemonte Sport non è stato avvisato), il francese ha affermato di non voler proseguire il rapporto con Enea Benedetto e di aver chiesto al sindaco, Giorgio Abonante, di rilevare il 60% dell’imprenditore torinese per continuare da solo il progetto Alessandria Calcio. Il motivo? Pedretti non avrebbe gradito una serie di atteggiamenti nei confronti del suo staff e della costruzione sportiva della squadra. Inoltre, ha affermato anche di voler indietro i 250mila euro (più altri 50) anticipati per l’iscrizione al prossimo campionato di Serie C e mai più riavuti indietro da Enea Benedetto, nonostante l’accordo tra le parti. Chiaramente, insieme all’imprenditore ha salutato anche Renè Lo Bello con tutto il suo staff.
La replica di Enea Benedetto: “Tutte falsità, Pedretti ha danneggiato l’Alessandria”
Non si è fatta attendere la replica del presidente dei grigi, Enea Benedetto. Prima con un post sui social e poi con un comunicato stampa, Benedetto ha dato la sua versione dei fatti, smentendo, punto per punto, le dichiarazione dell’ormai ex socio, in particolare quella riguardante i 300mila euro anticipati da Pedretti e mai – stando a quanto detto dal francese – restituiti e lanciando più di una frecciatina all’ex presidente dei grigi, Luca Di Masi. Nel frattempo anche le istituzioni cittadine si sono attivate, cercando di mediare tra le parti per trovare un compromesso. Riportiamo di seguito, nella sua versione integrale, la nota stampa dell’Alessandria arrivata in redazione.
“L’U.S. ALESSANDRIA CALCIO 1921 S.r.l. in persona dell’amministratore unico e Presidente Enea Benedetto con riferimento alle dichiarazioni del Socio di minoranza Alain Pedretti rende noto alla cittadinanza nonché alla tifoseria quanto segue. In primo luogo le dichiarazioni di Alain Pedretti sono a titolo personale e non a nome della Società per cui egli si assumerà le conseguenti responsabilità per avere diffuso notizie inveritiere al mero scopo di gettare discredito sia sulla persona del Presidente che nei confronti della U.S. Alessandria Calcio, ovvero della sua immagine nell’ambito calcistico professionale.
Risulta che tale condotta sia stata posta in essere dal Pedretti per tentare di giustificare in modo subdolo e capzioso la propria indisponibilità a far fronte agli impegni economici promessi, perseguendo evidenti fini personali contrari agli interessi societari.
Segnatamente:
• È falso che il Pedretti abbia prestato a Benedetto la somma di 250.000,00 Euro per la garanzia fidejussoria. La contabile bancaria esibita peraltro platealmente in una piazza cittadina ai giornalisti ed ai presenti – con chiaro intento diffamatorio – è relativa al corrispettivo della cessione di una quota societaria di una società francese di proprietà di Benedetto in favore del Pedretti, che nulla ha a che fare con le vicende della società calcistica alessandrina; di ciò esiste comprovante documentazione .
• Le cifre riguardanti gli ingaggi dello staff tecnico di cui il Pedretti afferma che sarebbero state rese note al Sindaco da parte di Benedetto – al contrario – corrispondono al vero e sono documentate dalle proposte contenute nei contratti a rispettivi soggetti chiamati, e firmate dal Pedretti sotto la dicitura “il Presidente” commettendo un reato per usuparzione di una funzione ( quella di impegnare contrattualmente l’Alessandria Calcio) che non gli competeva secondo le norme statutarie. In ogni caso a fronte dell’invito del Presidente al socio Pedretti, qualora questi avesse ritenuto assolutamente necessarie tali assunzioni, di versare a copertura di tale impegno impropriamente assunto(circa 450.000,00 Euro annui) almeno la metà , quest’ultimo ha fatto le cosiddette “orecchie da mercante”!l
• Il Presidente ed amministratore Benedetto Enea aveva manifestato da tempo il proprio dissenso al Pedretti in ordine a tali assunzioni in quanto troppo onerose e non sostenibili nell’attuale situazione economico finanziaria della Società, peraltro ereditata dal De Masi e non di certo creata dall’attuale dirigenza, che presenta una rilevante esposizione debitoria non del tutto esplicitata al momento della cessione all’attuale proprietà. Ma di questo si dirà meglio in seguito nelle sedi e in momenti più opportuni.
• Il comportamento ambiguo tenuto dal Pedretti quale socio di minoranza va letto nel senso che egli si è inserito nel contesto sociale al mero scopo di portare avanti i propri interessi personali e dei tecnici sportivi che aveva da tempo in mente di piazzare all’Alessandria senza curarsi delle esigenze e delle problematiche economiche del club e delle necessità contingenti e prodromiche all’avvio della stagione 2023 /2024.
• Senza l’impegno personale del Presidente Benedetto, che ha impiegato le sue risorse personali, materiali ed immateriali, mettendo altresì a disposizione le proprie credenziali personali avvalendosi del supporto del proprio legale e dell’apporto costante degli uomini della dirigenza, con il dott. Luca Borio in testa, non sarebbe stato possibile ottenere il rilascio della fidejussione occorrente per l’iscrizione al campionato di serie C. Sul punto corre l’obbligo precisare che il Pedretti seppur sollecitato a fornire una sua collaborazione fattiva in proposito, come stabilito in vari accordi, verbali e non, nemmeno si è degnato di presenziare ai colloqui con in direttore della Banca.
• Sull’affermazione del Pedretti circa “il lascito” di De Masi di un milione di Euro si pone in evidenza che tale somma – e ciò è verificabile contabilmente – non è nemmeno sufficiente a coprire integralmente i debiti lasciati dalla precedente gestione.
• Si rileva che le condotte tenute dal Pedretti, sopra evidenziate, ovvero l’avere predisposto contratti ed averli sottoscritti a nome e per conto dell’U.S. Alessandria Calcio, abusivamente per carenza di legittimazione, unitamente alla diffusione di notizie false che hanno arrecato pregiudizio ed offesa all’immagine ed alla dignità della Società e della sua attuale dirigenza, oltre ad aver procurato ingiustificato allarme nella tifoseria dei “grigi” , sarà sottoposta al vaglio dell’assemblea dei soci per l’eventuale esclusione del socio per gravi motivi ed inadempienze secondo legge e statuto sociale, nonché della magistratura in sede penale per i reati eventualmente ravvisabili nella fattispecie”.
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