Il Parlamento europeo in crisi: mazzette dal Qatar, “il più grave scandalo a Bruxelles”

Da sinistra Pier Antonio Panzeri, Francesco Giorgi, Eva Kaili, Niccolò Figà-Talamanca
Nella giornata di venerdì 9 dicembre sono state arrestati diversi esponenti di alto profilo all’interno delle istituzioni europee con la grave accusa di corruzione, associazione a delinquere e riciclaggio. Secondo l’edizione europea di Politico potrebbe essere «il più grave» scandalo a colpire Bruxelles da anni.
Secondo l’inchiesta, la tesi di accusa sarebbe che il Qatar avesse messo in piedi una rete di corruzione all’interno della quale si conta il coinvolgimento di politici, dirigenti e funzionari in larga parte del Partito Socialista Europeo. In cambio di somme di denaro e doni, secondo le autorità belghe, queste persone avrebbero agito in modo da indurre decisioni favorevoli al Qatar da parte del Parlamento europeo. Nello specifico per mentire sulle violazioni dei diritti umani dei lavoratori impiegati sfruttati e uccisi durante la costruzione dello stadio.
Al momento sono in stato di arresto quattro eurodeputati: Pier Antonio Panzeri, ex membro del Parlamento Ue; Francesco Giorgi, assistente parlamentare e fondatore della ong Fight Impunity; la greca Eva Kaili, la politica di più alto profilo coinvolta, una delle 14 vice presidenti del Parlamento europeo; e Niccolò Figà-Talamanca, segretario generale della ong No peace Without Justice.
Nella serata di sabato i media belgi fanno sapere che durante la perquisizione l’abitazione di Eva Kaili e del padre sono stati trovati 750mila euro in contanti in banconote: 600mila euro erano nella valigia portata dal padre e il resto nell’abitazione dell’eurodeputata.