Serie A, primo bilancio stagionale per Juventus e Torino

I Mondiali in Qatar sono ormai alle porte e, i club di Serie A, si trovano attualmente in pausa proprio per lasciare spazio a questa importantissima manifestazione. Tra i calciatori che prendono parte al torneo ve ne sono alcuni che  appartengono alle rose di Juventus e Torino. In questo periodo di stop forzato, è possibile tracciare una sorta di bilancio sull’andamento dei due club in questa prima parte di stagione.

Juventus: ripresa in Serie A ma la cocente uscita dalla Champions League è pesante

Sia Juventus che Torino hanno vissuto tra alti e bassi in questo primo scorcio d’annata. La squadra di Allegri è arrivata alla sosta con 31 punti in classifica mentre gli uomini di Juric si sono fermati a 21. I bianconeri, sui quali ad inizio stagione sono state riposte diverse aspettative circa una possibile vittoria dello Scudetto, in 15 giornate di Serie A hanno racimolato 9 vittorie, 2 sconfitte e 4 pareggi.

In campionato la Juventus ha dunque perso sino ad oggi qualche punto di troppo per strada, trovandosi a 10 punti di distanza dal Napoli. La squadra di Spalletti, infatti, è al comando con 41 punti. Le sconfitte patite dalla Vecchia Signora sono giunte contro il Monza (1-0) e contro il Milan (2-0). Nelle prime 9 giornate i bianconeri hanno rimediato 3 vittorie, 2 sconfitte e 4 pareggi: un bottino altalenante e non pienamente in linea con le aspettative inziali.

Per la Juventus, tuttavia, alla decima giornata di Serie A è arrivata la svolta: dai tre punti conquistati nel derby contro il Torino (0-1) in avanti sono arrivate solamente vittorie. Una sorta di inversione di rotta in campionato per la squadra, che ha disputato anche delle prove di carattere nei big match contro Inter (2-0) e Lazio (3-0). Poco alla volta gli uomini di Allegri hanno conquistato fiducia nei loro mezzi. Non solo: sono riusciti anche mettere ordine nelle idee di gioco, inanellando così una serie di risultati utili.

Privi di diversi pezzi da novanta tra cui Chiesa, Pogba e a tratti Di Maria, i bianconeri hanno cercato di compattarsi passo dopo passo. Inoltre, nel corso delle partite, c’è stato spazio anche per alcuni giovani dalle qualità degne di nota. Tra questi Fagioli, Miretti, Iling Junior e Soulè che hanno mostrato fame di risultati importanti e una solida base sulla quale lavorare per migliorare e crescere.

Se in Serie A la Juventus, ad un certo punto, ha ritrovato la rotta il discorso è stato differente in Europa. I bianconeri, infatti, sono usciti malamente dal girone di Champions League. Inserita nello stesso gruppo di Benfica, Maccabi Haifa e Paris Saint Germain, la squadra di Allegri ha ottenuto una sola vittoria e 5 sconfitte. Un passivo pesante che, tuttavia, è comunque riuscito a portare il club a disputare gli spareggi per l’Europa League. A tal proposito, i bianconeri sono attesi a febbraio dal Nantes che li sfiderà per un posto in coppa.

C’è un dato che può essere oggetto di riflessione per il campionato e per la Champions League: in Serie A la Juventus ha sino ad ora subito soltanto 7 reti mentre in Europa ne ha subite 12. Contando il numero di match disputati in campionato (15) e quello delle partite giocate in coppa (6) la statistica è interessante. La domanda è spontanea: perchè in Europa i bianconeri hanno fatto più fatica a resistere alle offensive avversarie? Probabilmente, i sistemi di gioco dei club esteri sono riusciti a colpire maggiormente i punti fragili della Vecchia Signora.

In questi primi mesi Allegri e i suoi sono partiti in sordina e, tra delusioni e vittorie, nelle ultime giornate sono sembrati più brillanti. A tal proposito, il tecnico livornese è stato nominato miglior allenatore del mese di novembre in Serie A. Spesso pungolati, l’allenatore e i suoi calciatori hanno dimostrato che alla lunga la strada giusta viene trovata.

Se si dovesse dare un voto a questa prima parte di stagione della Juventus potrebbe essere un 6 con riserva. Infatti, nonostante i tanti momenti bui, ad un certo punto i bianconeri hanno trovato la quadra per tornare a spaventare gli avversari in campionato. La riserva è dettata dalla cocente uscita giunta prematuramente dalla Champions League che è arrivata quasi a sorpresa e ha pesato non poco.

Torino: partenza sprint, poi il blackout e la risalita

Per quanto riguarda il Torino, anche in questo caso sono stati mesi un po’ ballerini. In 15 giornate di campionato, la squadra di Juric ha ottenuto 6 vittorie, 6 sconfitte e 2 pareggi. I granata sono partiti abbastanza forte in quanto, nelle prime 5 giornate, hanno rimediato un solo pareggio contro la Lazio (0-0) e una sola sconfitta inflitta dall’Atalanta (3-1).

Dalla sesta alla decima giornata, per il Torino è stato il momento di maggior flessione: sono arrivate 4 sconfitte e un solo pareggio ottenuto contro l’Empoli (1-1). A segnare la ripresa della squadra di Juric nelle ultime cinque giornate giocate, è stato il match dell’undicesimo turno vinto contro l’Udinese (1-2). Successivamente, i granata hanno battuto anche il Milan campione d’Italia (2-1) ma sono caduti poi a Bologna (2-1) per vincere la quattordicesima giornata contro la Sampdoria (2-0) e pareggiare contro la Roma alla quindicesima (1-1).

E’ interessante notare che, come per la Juventus, anche per il Torino il derby ha rappresentato una sorta di spartiacque. Da quel momento in poi, entrambe i club hanno trovato risultati migliori. Se è vero che i granata hanno perso la stracittadina, è altrettanto palese il fatto che quella sconfitta ha forse dato la giusta scossa alla squadra. Come detto, infatti, dal turno successivo ha vinto e ritrovato continuità.

Se non ci fosse stato il momento di blackout arrivato dopo cinque giornate di campionato, probabilmente il Torino avrebbe potuto racimolare qualche punto in più. Tra i giocatori che si sono messi maggiormente in mostra c’è Vlasic, arrivato in estate. Non solo: anche Radonjic e Lukic hanno dimostrato di saper illuminare i match. Ma, anche per la squadra di Juric, si tratta di un lavoro corale, dove tutti hanno poco alla volta ritrovato la strada giusta.

Anche in questo caso, c’è un dato curioso circa i gol: in Serie A il Torino ne ha subiti 17 e ne ha segnati 15. La statistica porta alla riflessione in quanto i due numeri quasi si pareggiano. Su 3 pareggi ottenuti, in due partite i granata hanno pareggiato segnando (1-1 contro l’Empoli e 1-1 contro la Roma). In 6 sconfitte rimediate, 3 volte il Torino ha comunque messo la palla in rete (3-1 contro l’Atalanta, 3-1 contro il Napoli e 2-1 contro il Bologna). Ciò ha mostrato come, nonostante i gol subiti, la squadra di Juric ha comunque cercato di restare in partita e di reagire.

Se si dovesse valutare con voto l’operato del Torino in questa prima parte di stagione, si potrebbe assegnare un 6. Infatti, i granata hanno avuto una partenza niente male ma si sono persi quasi sul più bello. Tuttavia, la forza del gruppo, ha portato il club a ritrovare le fila.

La domanda che sorge spontanea alla luce di quanto fatto da Juventus e Torino in questi primi mesi è la seguente: come proseguirà il loro cammino alla ripresa del campionato (e delle coppe europee e nazionali)?

 

 

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