Nel leggere il referto del giudice sportivo, tutti abbiamo pensato ad una genialata finita male. Tutti meno che il Beppe Viola, che ha da subito negato il gesto del proprio attaccante, Gotro, colpevole secondo l’arbitro di essersi scambiato i pantaloncini con il proprio compagno e aver evitato la doppia ammonizione.
Secondo quanto detto dalla società di Torino, l’attaccante (che indossava la maglia numero 9 e il pantaloncino numero 19) non si è scambiato nessun indumento della divisa con nessun compagno in panchina, anzi: il Beppe Viola tiene a sottolineare che Gotro ha giocato in questo modo dal primo minuto. Pertanto il tutto sarebbe nato da un errore dell’arbitro, che non accorgendosi dell’anomalia, ha ammonito la stessa persona, ma indicando sul referto due giocatori diversi (il numero 9 al 30′, il numero 19 al 37′). Ad accreditare la solidità della tesi del Beppe Viola ci sono le foto della partita, che danno confermano le parole della società torinese.
La “prova TV” utilizzata dal Beppe Viola
In questa foto, scattata nel secondo tempo, possiamo vedere Emanuele Gotro indossare effettivamente una divisa con due numeri diversi, come indicato dal Beppe Viola: nello specifico la maglia con il numero 9 e i pantaloncini con il 19.
In questa seconda foto si vedono tre giocatori, nello specifico: Gotro, che nuovamente ha addosso i pantaloncini con il numero 19 e, come è stato dichiarato dalla società, è stato l’unico a ricoprire questo numero; al centro della foto possiamo osservare Guido, che indossa la maglia con il numero 8; e infine De Paoli, con indosso la maglia numero 4. Quest’ultima foto è stata inevitabilmente scattata prima dello scocco del nono minuto del secondo tempo, poiché Guido, al 14′ del secondo tempo è stato sostituito, mentre De Paoli ha dato il cambio al 9′. Di fatto, questo scatto smentirebbe quanto dichiarato dall’arbitro, il quale ha dichiarato l’avvenuto scambio di pantaloncini al minuto 37, sempre del secondo tempo.
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