Basket, Rivarolo batte Torino Universitaria: ko pesante per il Cus

Termina 52-65 la sfida tra Torino Universitaria e Usac Rivarolo. Una partita bella e ricca di agonismo, dove però gli ospiti hanno saputo prendere il largo nel corso del match. 19 tiri in più degli avversari, 29 rimbalzi offensivi ma 20 su 84 al tiro (5 su 37 da tre) e appena 30 punti nei primi 30 minuti. Questi i numeri del ko casalingo di Torino Universitaria con l’Usac Rivarolo.

I canavesani si presentano a zona – la terranno per gran parte del match -, il CUS va deciso a rimbalzo offensivo ma produce solo una camionata di tiri sbagliati e palle perse e si fa sorprendere dalle ficcanti ripartenze ospiti: il 4-11 del 7 porta la firma di Ferraresi. Un guizzo di Pietra rimette i biancoblu a -3, ma il finale di quarto è ancora costellato di perse e canestri facili concessi al Rivarolo. Che perde per infortunio Carlo Ronci ma prende sempre più quota.

Ferraresi, prestazione clamorosa la sua, e Abrate portano il vantaggio Usac in doppia cifra: 10-20. Per qualche minuto il CUS si dimentica di tagliare fuori e dall’altra sbatte il muso contro i raddoppi sotto. Petitti e Marangon riescono finalmente a bucare da tre la zona, ma proprio quando pensa di aver girato la gara dalla sua, Torino Universitaria si perde.

Ferraresi non sbaglia un colpo e segna in contropiede e poi due volte da tre: 0-12 in poco più di 3 minuti, 24-38 al riposo. Il digiuno cussino si prolunga per altri 3 minuti e il Ferraresi affonda la lama correndo il campo per il 24-40 del 23’. Petitti ci prende da lontano (29-42), Torino Universitaria però continua a litigare col canestro, allungando la serie di errori. Sartore dalla lunetta la tiene a 14 punti alla mezz’ora: 30-44.

Implacabile, nel primo minuto del quarto finale Ferraresi aggiunge altre due triple per il 30-50. Con enorme fatica i biancoblù riescono a tornare a -13 con Conti (41-54 al 36’) e per 3 volte falliscono il tiro della speranza. Non falliscono Ferraresi e Abrate con i due siluri del 41-62 che chiude la questione al 38’.

Puoi esserti perso

Altro sull'autore

+ There are no comments

Add yours