Redazione 
TORINO. Il Giudice Sportivo Territoriale ha preso una decisione drastica dopo gli episodi di violenza che hanno segnato la gara del 23 febbraio tra Atletico C.B.L. e Venaria Reale, valida per il Campionato Regionale Under 17, Girone B. L’incontro è stato definitivamente sospeso al 29° minuto del secondo tempo sul risultato momentaneo di 2-1 in favore dei padroni di casa, a causa di una rissa generale scoppiata tra i giocatori delle due squadre.
Secondo il referto arbitrale, la tensione è esplosa dopo il calcio di rigore trasformato dall’Atletico C.B.L., che ha portato la squadra in vantaggio. Da quel momento, la situazione è degenerata: tutti i giocatori in campo, inclusi quelli in panchina, si sono resi protagonisti di una violenta colluttazione, colpendosi con pugni al volto. Gli allenatori e i dirigenti di entrambe le squadre hanno cercato inutilmente di riportare la calma, ma l’arbitro, vista la gravità degli scontri, ha sospeso definitivamente la partita.
A rendere ancora più drammatica la situazione, il malore improvviso del giocatore Matteo Greco del Venaria Reale, che ha accusato difficoltà respiratorie e si è accasciato a terra. I soccorsi sono stati immediati e il giovane è stato trasportato in ospedale per gli accertamenti del caso. L’intervento dell’ambulanza e il suo stato di salute hanno contribuito a placare gli animi e a far rientrare le squadre negli spogliatoi. L’arbitro ha poi atteso l’arrivo dei carabinieri, ai quali ha fornito la sua testimonianza prima di lasciare l’impianto sportivo.
Dopo aver analizzato il referto, il Giudice Sportivo ha stabilito che la responsabilità dell’interruzione della gara fosse da attribuire a entrambi i club, sanzionandoli con:
- Sconfitta a tavolino per entrambe le squadre (0-3);
- Ammenda di 300 euro a carico di ciascuna società;
- Squalifiche per i giocatori individuati come i più violenti: il Sig. Aamer Ziad dell’Atletico C.B.L. e il Sig. Andrea Greco del Venaria Reale (sanzioni riportate nei documenti ufficiali).
Una decisione dura ma inevitabile, considerando la gravità dei fatti accaduti. L’episodio evidenzia ancora una volta il problema della violenza negli ambienti sportivi giovanili, un fenomeno che va contrastato con fermezza per tutelare i valori dello sport e il rispetto degli avversari.