CAIRO MONTENOTTE – Si tratta di un fenomeno sempre più frequente nel mondo del calcio (dilettantistico e non) e che, purtroppo, non terminerà nel giro di mesi o anni. A Cairo Montenotte va in scena l’ennesimo esonero che, dati alla mano, trova poche spiegazioni. Riccardo Boschetto non è più l’allenatore della Cairese. Nonostante abbia portato la società in Serie D dopo 33 anni di assenza, la dirigenza ha deciso di esonerarlo dopo i 10 punti raccolti in altrettante partite in questo avvio di stagione.
Numeri, tutto sommato, in linea con le aspettative di una formazione neopromossa e che da anni non calca un palcoscenico così importante. Numeri, inoltre, condizionati dai tanti, troppi, infortuni subiti dalla formazione gialloblù. La partenza, infatti, era stata più che positiva: le tre vittorie nelle prime cinque gare (con avversari anche di qualità come Asti e Vado) avevano dato la sensazione che la Cairese potesse tranquillamente arrivare all’obiettivo della salvezza senza grossi problemi.
Poi, come detto, gli infortuni. Nell’ultima partita, quella persa ieri contro il NovaRomentin, Boschetto, per sopperire alle tante assenze del reparto difensivo, ha dovuto schierare due centrocampisti come centrali di difesa. Assenze che, per una realtà come quella ligure, fanno la differenza in un contesto come quello della Serie D.
Come sempre, quindi, per gli allenatori non esistono paracaduti. Boschetto lascia la squadra al 16esimo posto a quota 10 punti, a poche lunghezze dalla zona che vale la salvezza diretta. Per un allenatore che, sia a Saluzzo che ad Asti, è riuscito a centrare salvezze clamorose proprio nel girone A di Serie D, sembra quasi un paradosso.
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