(Adnkronos) –
L'Ucraina vuole colpire la Russia in profondità e chiede il via libera agli Stati Uniti – e ad altri partner occidentali – per aprire una nuova fase della guerra dopo l'attacco nella regione di Kursk. Kiev vuole utilizzare i missili a lungo raggio Atacms per centrare obiettivi già individuati. Washington in primavera ha autorizzato le forze armate ucraine a colpire oltre confine per arginare gli attacchi russi su Kharkiv. Ora, si va verso un nuovo step. "Abbiamo spiegato" agli Usa "di quali capacità abbiamo bisogno per proteggere i cittadini dal terrore russo" e "spero ci abbiano ascoltato", dice in un'intervista alla Cnn il ministro ucraino della Difesa, Rustem Umerov, confermando di aver presentato agli interlocutori un elenco di obiettivi che gli ucraini vorrebbero colpire in territorio russo con gli Atacms se fosse loro consentito. "Stiamo dimostrando che le basi aeree che usano per colpire le nostre città sono nel raggio di raid in profondità – dice Umerov – Stanno uccidendo la nostra gente. E' per questo che vogliamo scoraggiarli. Vogliamo fermarli. Non vogliamo permettere che la loro Aeronautica si avvicini ai nostri confini per bombardare le nostre città".
Il concetto viene toccato anche dal presidente Volodymyr Zelensky nel suo messaggio quotidiano. "Liberare i cieli ucraini dalle bombe russe a guida aerea è un passo importante per costringere la Russia a cercare di porre fine alla guerra e ad arrivare ad una pace giusta. E faccio appello agli Stati Uniti, alla Gran Bretagna, alla Francia e alla Germania: abbiamo bisogno di permessi per capacità a lungo raggio, così come dei proiettili e missili e a lungo raggio". "Abbiamo bisogno di missili a lungo raggio. Le decisioni vitali non possono essere rinviate", le parole del presidente. "Abbiamo accordi con voi in merito alla difesa aerea e ai missili per i sistemi di difesa aerea. È importante implementare tutto questo il prima possibile", dice rivolgendosi ai partner internazionali. Il messaggio di Zelensky assume un significato particolare alla luce degli eventi delle ultime 24 ore, caratterizzate dall'ennesimo attacco russo su Kharkiv.
Due persone sono rimaste uccise e altre otto ferite in un bombardamento contro una località di questa regione dell'Ucraina orientale, come ha ha denunciato il governatore Oleh Syniehubov, riferendo via Telegram di un raid delle forze russe contro un edificio residenziale a Cherkaska Lozova. Fra le vittime c'è una donna. Venerdì, registrati almeno sei morti e 97 feriti nella città di Kharkiv, dove ieri è stata proclamata una giornata di lutto. Il raid russo contro un edificio residenziale a Kharkiv di sabato ha avuto un bilancio "scioccante" e "tali attacchi contro obiettivi civili sono il motivo per cui durante i nostri incontri informali dei ministri dell'Ue, l'Ucraina ha chiesto di nuovo di revocare le restrizioni all'uso di armi occidentali, per autodifesa", ha scritto su X l'Alto rappresentante per la Politica estera dell'Ue, Josep Borrell, riferendosi alla richiesta di Kiev di permettere alle forze ucraine di colpire obiettivi militari in territorio russo. L'Unione Europea non ha raggiunto una posizione unitaria in materia, ogni paese adotta la linea prescelta.
La posizione dell'Italia viene ribadita dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani. "Noi siamo a fianco dell'Ucraina senza se e senza ma. Abbiamo già inviato quasi completamente il nono pacchetto di sostegno militare. Gli accordi che abbiamo sono quelli che le armi italiane si possono utilizzare in territorio ucraino. Così come non invieremo militari in Russia, diciamo che non si devono usare le nostre armi in territorio russo. Ma devono essere armi che possono essere utilizzate all'interno dell'Ucraina per difendere l'integrità e la libertà dell'Ucraina", le parole del vicepremier a margine della kermesse di affaritaliani.it 'La Piazza'. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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