(Adnkronos) –
Angela Carini, dopo il ritiro nel torneo olimpico di boxe contro la pugile algerina Imane Khelif, riceverà un premio in denaro da 100mila dollari come se avesse vinto le Olimpiadi di Parigi 2024. L'International Boxing Association ha annunciato il riconoscimento destinato alla pugile italiana, che ha abbandonato il ring dopo 46 secondi. L'Iba, organizzazione non riconosciuta dal Cio, nel 2023 ha escluso Khelif dai Mondiali: l'algerina non avrebbe superato il gender test.
"Non potevo guardare le lacrime" di Carini, ha detto il presidente dell'Iba, Umar Kremlev, che nel 2023 ha deciso la squalifica dell'atleta algerina. "Queste situazioni non mi lasciano indifferente, garantisco che proteggeremo ogni pugile. Non capisco perché stiano uccidendo il pugilato femminile: solo atlete eleggibili dovrebbero competere sul ring, per questioni di sicurezza". L'Iba, come si legge in una nota dell'organizzazione, garantirà un sostegno economico anche all'uzbeka Sitora Turdibekova, sconfitta a Parigi dalla taiwanese Lin Yu-ting, altra atleta squalifica dai Mondiali 2023. L'Iba a maggio ha annunciato la decisione di destinare premi in denaro ai medagliati di Parigi. L'International Boxing Association spenderà 100mila dollari per ogni medaglia d'oro: 50mila andranno all'atleta, 25mila al coach e 25mila alla federazione. Un argento vale 50mila dollari (25mila all'atleta, 12.500 al coach e 12.500 alla federazione), mentre il bronzo viene ricompensato con 25mila dollari complessivi. Sono previsti anche bonus da 10mila dollari per chi si ferma ai quarti di finale. In totale, l'Iba dovrebbe distribuire 3,1 milioni di dollari. "La decisione della Iba di premiare Angela Carini? La dice lunga sulla credibilità dei responsabili dell'Iba, basta vedere i loro commenti sul Cio e sulla Francia. Non vogliamo dargli alcuna attenzione", taglia corto il portavoce del Cio, Mark Adams. Oggi intanto Khelif torna sul ring per i quarti di finale del torneo 66 kg e affronta l'ungherese Anna Luca Hamori. La federboxe magiara, in attesa del match, ha chiesto al Comitato olimpico nazionale di chiedere chiarimenti al Cio sulla presenza dell'atleta algerina. Lajos Berko, dirigente di punta della federpugilato, all'agenzia MTI ha dichiarato: "Sono molto addolorato per questo scandalo, siamo qui a parlare di un tema che non è compatibile con lo sport. E' inaccettabile e vergognoso. Il Comitato olimpico ungherese ha chiesto colloqui con il Cio per proteggere il diritto delle atlete di sesso femminile ad una competizione equa". Sul sito della federazione compaiono altre dichiarazioni del dirigente: "La nostra federazione ha notificato al Comitato olimpico ungherese che ci opponiamo alla partecipazione dell'atleta algerina". —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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