Da Grugliasco a Dublino, Gasperini vince l’Europa League con l’Atalanta e fa la storia

DUBLINO (IRLANDA) – Chi lo avrebbe mai detto che quel giovane allenatore di Grugliasco, partito per la lontana Crotone, potesse diventare il primo tecnico italiano a vincere l’Europa League (ex Coppa Uefa, ndr)? Chi lo avrebbe detto che quell’Atalanta, fatta di giovani lanciati nel calcio che conta, in piena crisi di risultati, potesse, 8 anni dopo, battere la squadra campione di Germania e di affermarsi in Europa? Se si parte nel rispondere dalla sua prima avventura, e quella di Crotone, in pochissimi. Se si parte ad 8 anni fa in pochi. Questo per dire quanto l’impresa di Gian Piero Gasperini sia grande, enorme. Vincere in Europa con le idee e con il coraggio premia uno dei tecnici più bravi del calcio italiano e soprattutto piemontese.

L’impresa dell’Atalanta si riassume in un dato: è la prima squadra capace di battere il Bayer Leverkusen dopo 52 partite. Lo ha fatto dopo un percorso europeo da brividi. Percorso che ha visto la Dea battere il Liverpool, lo Sporting Lisbona, il Marsiglia. Avversari di valore mondiale e che rendono onore ad una squadra che da 8 anni continua a stupire il mondo calcistico. Sì, perché fino a 9 anni fa l’Atalanta lottava per salvarsi. Otto anni fa, dopo una serie di risultati negativi, Gasperini rischiava di essere esonerato. Una sliding doors che ha portato il Gasp e i suoi ragazzi terribili prima alla final eight di Champions League e adesso a vincere il primo trofeo internazionale della sua storia: l’Europa League.

Primo trofeo anche per il Gasp da Grugliasco. Dopo aver vinto il Viareggio con la Primavera della Juventus e due promozioni con il già citato Crotone (in Serie B) e con il Genoa (in Serie A), arriva la ciliegina su una carriera incredibile.

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