Luca Paiardi nuovo sport ambassador della Consulta per le Persone in Difficoltà

TORINO – Lo sport è una chiave insostituibile per l’inclusione sociale e il coinvolgimento di tutti all’interno di una pratica comune in cui gli elementi fondamentali siano l’inserimento e l’integrazione di chiunque, anche a dispetto delle proprie limitazioni fisiche e mentali. Saper fare squadra, seguire delle regole, prendere coscienza di se stessi e soprattutto dell’altro sono i passi essenziali per sviluppare in chi si dedica allo sport il senso di appartenenza e al tempo stesso la coesione umana indispensabile, non solo per progredire nel campo delle pari opportunità, ma soprattutto per costruire le basi da cui muovere ogni lotta ai diversi tipi di discriminazione e di pregiudizio.

“La CPD – Consulta per le Persone in Difficoltà è da sempre attenta – dichiara il direttore Giovanni Ferrero – alla promozione di qualunque forma di inclusività, dove lo sport è una delle vie di accesso più importanti. Abbracciando questi valori fin dalla sua fondazione, li fa propri quotidianamente attraverso i numerosi progetti e servizi che porta avanti per migliorare la società e soprattutto le condizioni delle persone con disabilità”.

Per questo ha deciso di impegnarsi ulteriormente nell’ambito sportivo, ufficializzando la collaborazione con Luca Paiardi, atleta di tennis in carrozzina, affidandogli l’incarico di Sport Ambassador CPD per la durata di un intero anno. La nomina appena siglata vuole essere un segno concreto per concorrere alla promozione di una disciplina come il tennis in carrozzina – che nell’ultimo periodo si sta espandendo in maniera significativa, grazie anche al riflesso delle competizioni internazionali che stanno interessando Torino e il mondo intero – attraverso il sostegno diretto a uno tra i suoi migliori rappresentanti a livello italiano e internazionale.

“Quando sono entrato in contatto con la cultura sportiva del tennis – dichiara Luca Paiardi – e in particolare del tennis carrozzina, ho scoperto che c’è una maniera completamente diversa di intendere lo sport. A predominare c’è il fair play, il rispetto dell’avversario e si tifa per e non si tifa contro. Il tennis è una disciplina individuale che mette davvero alla prova i tuoi limiti e le partite si giocano soprattutto contro se stessi più che contro l’avversario. Anzi il primo avversario sei tu. Soprattutto il tennis in carrozzina è uno strumento di vera integrazione perché si può giocare tutti insieme, sia in piedi che in carrozzina”.

Lo sportivo torinese, ritorna al tennis nel 2021 dopo 4 anni di stop grazie al maestro nazionale Andrea Saggion ed al CUS Torino ottenendo i migliori risultati in carriera, vincendo il titolo di Campione d’Italia a squadre 2022-23 con i compagni di squadra Antonio Cippo e Roberto Toso del CUS Torino, detiene inoltre il titolo di Campione del Master Italiano 2023. Si avvicina al wheelchair tennis nel 2004 grazie a Margherita Vigliano, ex-ct della Nazionale italiana di tennis in carrozzina, si è avvicinato a questo sport nel 2004, ottenendo buoni risultati sia a livello nazionale che internazionale (best rk: 4 Italia, 175 mondo), giocando i primi doppi a livello internazionale con Danilo Ragona. Appassionato fin da bambino di sport in generale ed agonismo, ha disputato anche un anno di canottaggio con la società Armida di Torino.

“Il mio sogno per quest’anno – aggiunge Paiardi – sarebbe quello di attaccare le prime 100 posizioni del mondo a livello internazionale, anche se so che non sarà facile. Ma più di tutto vorrei riuscire a far sì che a novembre agli ATP FInals si svolga una dimostrazione di doppio misto con i protagonisti mondiali del torneo e due giocatori italiani di tennis in carrozzina, portando con loro nel campo centrale Djokovic, Sinner o quelli che ci saranno, come è stato fatto agli Australian Open. Non importa che sia io, o altri al posto mio a entrare in campo, però questo sarebbe un bellissimo sogno da realizzare”.

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