Pogba squalificato per doping, la reazione del calciatore: “Scioccato e con il cuore spezzato”

TORINO – Paul Pogba è stato squalificato 4 anni per doping. Sui social il centrocampista della Juventus ha commentato la sentenza, facendo trasparire tutta la rabbia e tristezza per questa decisione: “Sono triste, scioccato e con il cuore spezzato. Tutto quello che ho costruito nella mia carriera da giocatore professionista mi è stato tolto”.

Il commento del francese arriva a poche ore dalla notizia della sua squalifica per 4 anni. Accolta quindi la richiesta della Procura antidoping. Il centrocampista francese della Juventus era risultato positivo al testosterone dopo la gara contro l’Udinese dello scorso 30 agosto. La positività era stata confermata anche dall’esito delle controanalisi del 6 ottobre scorso.

Il 15 marzo il giocatore compirà 31 anni, la sua carriera rischia seriamente di terminare a causa di questa sentenza e dalle parole di Pogba sembra che anche lui stesso se ne sia reso conto. L’accusa non ha mai creduto alla versione della difesa dell’assunzione accidentale della sostanza. Punto chiave per i legali di Pogba, che avevano rifiutato il patteggiamento. Pogba era stato sospeso il 12 settembre dopo aver collezionato una manciata di minuti in due presenze in Serie A.

Il commento di Pogba 

Oggi sono stato informato della decisione del Tribunale Nazionale Antidoping e ritengo che la sentenza sia errata. Sono triste, scioccato e con il cuore spezzato che tutto quello che ho costruito nella mia carriera da giocatore professionista mi sia stato tolto. Quando sarò libero da restrizioni legali l’intera storia sarà chiara, ma non ho mai preso consapevolmente o deliberatamente integratori che violano le normative antidoping.

Da atleta professionista non farei mai nulla per migliorare le mie prestazioni utilizzando sostanze vietate e non ho mai mancato di rispetto o imbrogliato altri atleti e tifosi di nessuna delle squadre per cui ho giocato o contro. In conseguenza della decisione annunciata oggi farò ricorso davanti al Tribunale arbitrale per lo sport.

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