Morte Andrea Vincenzi, il ricordo commosso della madre: “Adesso para tutti i palloni che ti manderò in cielo”

CASTIGLIONE TORINESE – “Ovunque sarai, io ti cercherò”. Mentre l’intero mondo del calcio dilettantistico è ancora sotto shock per la notizia della morte del giovane Andrea Vincenzi, calciatore di soli 12 anni stroncato da un malore nella notte tra mercoledì 21 e giovedì 22 febbraio, su Facebook la mamma ha voluto ricordarlo con delle parole bellissime e commoventi. “Sarò in ogni tuo gesto”, scrive mamma Valeria. “Se non ci sarai, io lo capirò e nel silenzio ti ascolterò”. Parole dolci, piene d’amore. “Adesso para tutti i palloni che ti manderò su in cielo super Vince. Vita mia sarai per sempre dentro di me”.

Parole che si aggiungono a quelle spese nel pomeriggio da Gianluigi De Martino, responsabile della scuola calcio del Gassino San Raffaele, società in cui Andrea Vincenzi giocava nella categoria esordienti. “E poi tutto quanto assume un senso che non avevamo previsto: le marachelle della Juve, il campo infangato, il rinvio della partita, la sconfitta del sabato, il ritardo alla riunione. Tutte, all’apparenza, grandi cose da affrontare e superare, ma poi…”, si legge. “Ma poi nel cuore della notte squilla il telefono e senti la voce rotta dal pianto del tuo DG che ti sussurra: è morto. Il brivido parte, sì, ma raggiunge il cuore spaccandolo quando il nome è quello di un bambino. Un bambino che giocava fino a qualche “attimo” prima a difesa di un porta che amava tanto quanto quel pallone che ci legava nella passione condivisa: lui con il sogno di diventare calciatore, io con la speranza di riuscire a fargli realizzare, un giorno, quel sogno. Andrea”.

De Martino prosegue: “A 12 anni Andrea doveva ancora correre sul prato del suo USD Gassino-Sanraffaele insieme ai suoi compagni di squadra che stringerò uno ad uno perché so cosa voglia dire perdere un compagno di gioco e, soprattutto, un amico. Ma ora è il momento delle lacrime. Ora è il momento del dolore. Andrea, continuerai a giocare con noi, tutti i giorni. È una promessa”.

Stando alle prime ricostruzioni, Andrea da giorni aveva una polmonite e nella giornata di ieri si era presentato al Pronto Soccorso di Chivasso, dove però sarebbe stato rimandato a casa. Poco dopo le sue condizioni si sono aggravate e nonostante l’arrivo al Regina Margherita per lui non c’è stato nulla da fare. Nel pomeriggio l’azienda sanitaria di Chivasso scrive: “L’Azienda esprime grande vicinanza alla famiglia e informa che ha immediatamente attivato le dovute verifiche interne. Anche se tali verifiche prevedono qualche giorno di valutazione” aggiungono dall’Asl To4, “da una prima analisi risulta che siano stati effettuati gli accertamenti necessari e siano stati correttamente seguiti i protocolli previsti”.

Come scrive giustamente De Martino, adesso è il momento del dolore, ma da domani sarà quello della verità. Andrea e soprattutto la sua famiglia non dovranno essere dimenticati. Se qualcuno ha sbagliato, è giusto che paghi.

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