Dopo essere stato espulso, strizza con forza il capezzolo dell’arbitro: squalificato 2 anni

CANDIOLO – Squalificato per due anni per aver strizzato un capezzolo dell’arbitro. Lo si apprende nel comunicato ufficiale del Comitato Piemonte Valle d’Aosta. Alessandro Principato, giocatore del Candiolo, dovrà stare lontano dai campi fino al 22 febbraio 2026. Come si legge nel comunicato, dopo essere stato espulso per aver insultato l’arbitro, il calciatore della squadra alle porte di Torino gli ha “volontariamente pestato il piede destro” e poi gli “ha stretto con forza il capezzolo”.

Il comunicato 

Per condotta violenta ai danni dell’arbitro. Nello specifico, il giocatore veniva espulso per aver rivolto un insulto al direttore di gara dopo che questi aveva fischiato un fallo in favore degli avversari. Dopo la notifica del provvedimento il Sig. Principato reagiva aggressivamente, protestando e pestando volontariamente il piede destro dell’arbitro, continuando ad insultarlo. Nonostante l’invito ad allontanarsi, il tesserato reiterava la propria condotta ingiuriosa e violenta, stringendo con forza un capezzolo dell’arbitro, causandogli un forte dolore che
persisteva sino a oltre metà del secondo tempo di gioco. Il Sig. Principato, inoltre, rallentava la propria uscita dal campo, causando una consistente perdita di tempo, e nel mentre proseguiva nel rivolgere gravi ingiurie e pesanti minacce al direttore di gara. La sanzione comminata tiene conto della complessiva condotta del giocatore e di quanto previsto dagli artt. 35, commi 1 e 2 e 36, comma 1, C.G.S., ed ai sensi dell’art. 35 comma 7 C.G.S. deve considerarsi ai fini della applicazione a carico della Società di appartenenza del tesserato delle
sanzioni amministrative deliberate dal Consiglio Federale per contrastare gli episodi di violenza ai danni degli Ufficiali di gara.

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