Un successo la festa per il 65° anniversario dell’Ardor San Francesco: tutte le foto

SAN FRANCESCO AL CAMPO – Si sono conclusi ieri, nel Centro Sportivo di via Militare 3 a San Francesco al Campo, i festeggiamenti per il 65° anniversario dell’Ardor San Francesco. Sono stati giorni davvero speciali per i cuori giallorossi e per tutti i fan di un club piccolo ma con
un’identità fortissima, delineatasi a partire dal 1958 intorno alla chiesetta dell’Assunta in Borgata Madonna – e soprattutto intorno alla figura carismatica del cappellano don Giuseppe Bonetto – e poi consolidatasi anno dopo anno grazie alla passione di un gruppo di amici che non hanno mai smesso di alimentare l’amore per questa straordinaria realtà sportiva e aggregativa.

Ma se l’Ardor San Francesco è arrivata a questo traguardo è soprattutto per la chiarezza della strada tracciata fin dall’inizio e della missione che ha guidato il presidente Aldo Buratto e compagni fino ad oggi: formare ragazzi (e da qualche anno anche ragazze!) di valore, indipendentemente e ben oltre i risultati sportivi, che pure non sono mancati e ai quali non si è mai smesso di guardare. E a questa missione erano improntati anche i festeggiamenti del 65° anniversario, suddivisi sostanzialmente in due parti: nelle scorse settimane l’edizione speciale del Memorial Mario Ballesio, dedicato ai Pulcini 2013, agli Esordienti Misti, ai Giovanissimi Under 15, agli Allievi Under 17 e conclusosi domenica 11 giugno; e ieri, domenica 18 giugno, la grande festa nel quartier generale dell’Ardor San Francesco, sul campo adiacente la chiesetta dell’Assunta, proprio là dove la favola giallorossa incominciò 65 anni fa.

È stata una cerimonia semplice, com’è nel carattere e nella tradizione dell’Ardor, ma intensa e assai sentita da tutti: la messa celebrata al centro del campo dal parroco don Alessio Toniolo, la cerimonia del 65° con il discorso del presidente Aldo Buratto e l’intervento dei numerosi ospiti presenti, la premiazione dei bambini della Scuola Calcio che con i loro bellissimi disegni hanno partecipato al concorso “L’Ardor siamo
noi!” e poi il pranzo insieme del salone della sede. Tanti, davvero tanti e molto graditi, gli ospiti speciali della giornata: da Andrea Tronzano e Fabrizio Ricca, assessori rispettivamente al Bilancio e allo Sport della Regione Piemonte, fino al consigliere regionale Alberto Avetta; e poi Cosimo Agnino, del consiglio regionale FIGC; il sindaco e il vicesindaco di San Francesco al Campo, Diego Coriasco e Diego Ferron, insieme a una nutrita rappresentanza dell’Amministrazione comunale. Oltre a un bellissimo “ritorno”: quello di Christian Marietta, classe 2022, cresciuto su questo campo nelle file giallorosse e oggi portiere dell’Alessandria in serie C. Uno degli ultimi gioielli sfornati dal piccolo ma
prolifico vivaio ardorino, insieme (sempre per citare soltanto l’ultima generazione dei talenti approdati al calcio professionistico) a Filippo Fiumanò – classe 2003, difensore in forza alla Juventus dopo aver disputato lo scorso campionato in prestito al Montevarchi in serie C e fresco vice campione del mondo U23 con la Nazionale Italiana in Argentina – e a Mattia Aramu, classe 19995, attualmente in forza al
Genoa, che quest’anno ha contribuito a riportare in serie A.

E poi tanti bambini e tante famiglie, a rendere speciale la giornata. Ma anche tanti capelli bianchi e volti inevitabilmente segnati dal tempo, però carichi di un’energia e di un orgoglio indescrivibili. Quell’energia e quell’orgoglio che in un tutti questi anni si sono miscelati e sintetizzati nello strumento più potente: l’amore. Quello che ha resto possibile la bellissima favola dell’Ardor. E che ha ancora mille pagine da
scrivere.

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