
BORGARO. Non sempre nel calcio servono rivoluzioni fragorose. A volte basta un passaggio di testimone, fatto con rispetto e consapevolezza, per ridare slancio a un progetto che rischiava di incepparsi. È il caso del Borgaro Nobis, che dopo l’esonero di Raffaele Lapiccirella ha affidato la panchina a Sandro Siciliano. Due allenatori diversi per percorso e stile, ma uniti da una caratteristica rara: la signorilità.
Lapiccirella lascia dopo averci creduto fino all’ultimo, anche quando tutto sembrava perduto. Subentrato lo scorso anno in una situazione quasi disperata, aveva regalato al Borgaro un finale di stagione carico di dignità, sfiorando un miracolo sportivo che, pur non arrivando, aveva lasciato il segno. Quest’anno, però, i risultati non hanno accompagnato gli sforzi. E come spesso accade, a pagare è chi siede in panchina, anche se il suo lavoro va ben oltre la classifica.
Al suo posto arriva Sandro Siciliano, allenatore esperto e uomo di campo che in Serie D e in Eccellenza ha già dimostrato di saper lavorare con equilibrio e intelligenza. Dopo l’esperienza positiva ad Asti, dove ha garantito una salvezza senza patemi, per lui questa è un’altra sfida importante: dare nuova energia a un gruppo che ha qualità ma che, finora, non è riuscito a esprimerla pienamente.
Il Borgaro, nonostante un avvio difficile, non è tagliato fuori da nulla. I numeri lo dicono chiaramente: nove punti di distanza dalla vetta, occupata dal Borgosesia, e sei punti dal secondo posto, quello che varrebbe i playoff. A nove giornate, queste cifre sarebbero scoraggianti; a nove giornate su trentaquattro, invece, sono una chiamata alla reazione.
Siciliano avrà il compito di riaccendere la fiducia e di restituire alla squadra quello spirito combattivo che era diventato il marchio del Borgaro nei momenti migliori. Lo farà a modo suo, con la calma di chi conosce le categorie e con la mentalità di chi non cerca scuse ma soluzioni.
Due gentiluomini, dunque, che si scambiano di posto nel momento più delicato. E se la riconoscenza verso Lapiccirella è doverosa, altrettanto forte è la curiosità di vedere fino a dove potrà spingersi il Borgaro di Siciliano. Perché, al di là dei punti e delle classifiche, questa squadra merita di tornare a giocare con orgoglio e ambizione.
