AVIGLIANA – Non chiamatela favola. Quello che hanno fatto Bonino e i suoi ragazzi è tutto tranne che una favola. Sì, perché se una squadra nell’arco di 12 mesi (dodici) conquista prima il campionato di Terza Categoria e poi (con più o meno lo stesso roster) la finale playoff di Seconda, vuol dire che alla base c’è tanta programmazione e competenza.
Dalla (ri)fondazione ai successi sul campo. Il lavoro fatto dall’Aviglianese è stato sublime. Nel giro di tre anni, la società arancionera può tornare nel campionato di Prima Categoria, facendo un doppio salto storico. Un film già così bellissimo, che può arricchirsi ancora di più nel finale. Dopo aver conquistato il terzo posto nel girone D, la squadra di Bonino è pronta a chiudere nel migliore dei modi il campionato per poi giocarsi tutto nell’atto conclusivo della stagione.
Per farlo avrà bisogno delle sue certezze e bandiere, oltre che dei suoi tifosi, sempre più caldi e rumorosi. Sicuramente avranno un ruolo chiave El Bdine e Benbouzid, talenti che hanno dimostrato di avere un certo impatto sulle difese avversarie. Ma anche la società. Se fin qui Paladino e soci non hanno sbagliato nulla, ora hanno l’arduo compito di tenere tutti sulla corda. Tornare in Prima Categoria non sarebbe un successo solo per la città di Avigliana (che manca da troppi anni a questi livelli), ma per tutta la Val di Susa.
Domenica 30 aprile ci sarà la trasferta in casa del Borgata Cit Turin, poi la sfida contro l’Autovip Sanmauro. Un finale di campionato che può dare risposte anche in chiave futura: infatti, proprio i gialloblù potrebbero essere gli avversari dell’Aviglianese nella finalissima.