Che successo la Randonnèe “Percorrere, non per correre”: oltre 70 partecipanti in arrivo da tutta Italia

BRUSASCO – Che successo la Randonnèe “Percorrere, non per correre”, manifestazione molto conosciuta nel mondo del ciclismo amatoriale. L’evento, organizzato da Susa Bike, si è svolto a Brusasco e ha visto la partecipazione di oltre 70 persone, arrivate da tutte le parti del Piemonte e d’Italia. Partiti dal comune della provincia di Torino alle 22 di sabato scorso, i partecipanti hanno pedalato fino a Gravellona Toce per poi tornare a Bruscasco, per un totale di 300 km.

Come detto prima, i ciclisti sono arrivati da tutte le parti, segno che la manifestazione abbatte distanze e barriere, unendo persone di sesso e età grazie all’amore delle due ruote. E’ la storia di tanti, in particolare di Eugenio Rezia Loppio, il quale lo scorso anno si è fatto il periplo di tutte le regioni italiane (unico a compiere una simile impresa), e di Vittorio Loggetto, entrambi in arrivo da Roma. Ma è la storia anche di Oscar Sangoi e Anna Mei, arrivati rispettivamente da Udine e Ravenna e  di Renè Cataran, filippino di nascita, milanese di adozione, randagio nella vita: sempre presente alle Rando più belle! La Rando attira tutti, anche personaggi del calibro di Rosanna Idini, campionessa italiana, che per 4 anni di seguito è stata l’italiana con il maggior kilometraggio nella disciplina.

Tornando alla cronaca della manifestazione, i settanta partecipanti hanno pedalato per tutta la notte, facendo l’alba sulle sponde del Lago Maggiore, arrivando al traguardo per le 12. Grazie alla collaborazione del Comune di Brusasco, Gruppo Alpini e Pro loco Marcorengo e Brusasco (e aziende private sostenitrici dell’evento) è stato possibile offrire una parte conviviale prima della partenza, ai rifornimenti lungo il percorso ed agli arrivi. Evento organizzato al meglio anche grazie alla grande esperienza di Susa Bike, da anni organizzatrici di eventi importanti nel mondo del ciclismo amatoriale, come la Susa-Savona-Susa, giusto per fare un esempio.

Percorrere, non per correre non è stato un successo solamente sportivo, ma anche solidale. Parte del ricavato delle iscrizioni, e le donazioni dei partecipanti, è stato destinato alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro di Candiolo.

La Randonnèe

La Randonnèe fa parte di un ciclismo amatoriale poco noto al grande pubblico, che in Italia vede pedalare circa 1.500 persone (di ogni età) sia di giorno che di notte. Le distanze vanno da un minimo di 200 km ad un massimo di oltre 1.200, in completa autonomia, salvo i controlli per timbrare l’avvenuto passaggio. Le velocità medie ammesse non possono essere superiori ai 30 Km./h e inferiori a 15 Km./h.

L’obiettivo di ogni Randonneur è partecipare e concludere la Parigi-Brest-Parigi (1.200 km), che si svolge ogni 4 anni a fine agosto, per un totale di 8mila partec provenienti da tutto il mondo. Per potersi iscrivere bisogna aver concluso, entro la fine di giugno, le Randonnèe di 200, 300, 400 e 600 Km. La Randonnèe di Brusasco era tra quelle necessarie.

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