In un match dall’alto tenore agonistico Aquile e Draghi si danno battaglia per 98′ minuti ma alla fine il risultato è un pareggio per 1 a 1 che non serve a nessuna delle due contendenti.
Mister Merlo per sopperire alle assenze nel reparto arretrato opta per accentrare Cirio al fianco di Emiliano e spostare Costa Pisani sull’out di sinistra; davanti i tre “tenori” Innocenti, Piana e Guazzo.
La prima occasione è dei termali con Innocenti che si accentra e calcia, respinta corta della difesa e successivo salvataggio sul tentativo in rovesciata di Piana. Passano pochi minuti ed il centravanti ospite Andrada tenta l’eurogol dai 30 metri ma Ivaldi è superlativo a smanacciare in angolo. Dopo 10 minuti di fuoco le due squadre si prendono le misure e non succede quasi più nulla anche se l’Acqui è la compagine che prova qualcosina in più senza però capitalizzare una buona supremazia territoriale.
Il secondo tempo si apre con il botto, cross di Innocenti, Taddeo Martino si inserisce e disturba l’uscita del portiere che sembra però in possesso della sfera ma non la trattiene causando un “clamoroso ” autogol. Il Dronero non ci sta e prova in tutti i modi a riacciuffare il pareggio. La manovra dei cuneesi non è ordinata ma veemente. Al 25′ punizione di Brondino dai 25 metri, deviazione della barriera che indirizza la palla all’incrocio ma vola Ivaldi che riesce a smanacciare sul palo, la palla torna a centro area si accende una mischia, da cui esce un tiro che Ivaldi prontamente respinge ma sulla successiva ribattuta è Caridi il più lesto di tutti a ribadire in rete.
Il pareggio scuote l’Acqui che ha due clamorose occasioni per aggiudicarsi l’intera posta, entrambe capitano sul piede dell’uomo più esperto in campo, ma in entrambi i casi Guazzo non inquadra lo specchio della porta.
Si gioca fino al 98′ ma non succede più nulla. Pari e patta si diceva una volta.
I bianchi scenderanno in campo domenica prossima nell’ostica trasferta di Cherasco.