
BIELLA. La vicenda legata all’esordio in Serie D del giovanissimo Tommaso Lunardon si chiude senza strascichi. Dopo il preavviso di reclamo presentato nei giorni scorsi dall’ASDC Gozzano in merito alla posizione del classe 2010 della Biellese, la società rossoblù ha deciso di non dare seguito alla procedura avviata, alla luce dei chiarimenti intercorsi tra le parti.
Nei giorni successivi alla gara, infatti, il Gozzano aveva manifestato l’intenzione di verificare la regolarità dell’impiego di Lunardon, entrato in campo nonostante la giovanissima età. Il riferimento normativo era l’articolo 34, comma 3, delle NOIF FIGC, che disciplina la partecipazione dei calciatori “giovani” alle competizioni dei campionati nazionali dilettantistici e prevede, per gli Under 16, una specifica autorizzazione legata alla cosiddetta “maturità psico-fisica”, rilasciata dagli organi competenti della Lega Nazionale Dilettanti.
Un passaggio delicato, che aveva acceso il dibattito e portato il club novarese a formalizzare un preavviso di ricorso agli organi federali, senza però arrivare al deposito vero e proprio dell’istanza.
Nella giornata di oggi è arrivata la comunicazione ufficiale della Biellese 1902, che ha chiarito come, a seguito dei contatti diretti tra le due società, il Gozzano abbia deciso di non procedere oltre. Un confronto definito “corretto e costruttivo”, che ha permesso di chiarire le motivazioni alla base del preavviso e di sospendere l’iter avviato.
Nel comunicato, la Biellese ha voluto ringraziare esplicitamente l’ASDC Gozzano per la disponibilità e il senso di responsabilità dimostrati, sottolineando il clima di dialogo che da sempre caratterizza i rapporti tra i due club e che ha consentito di arrivare a una soluzione condivisa, senza ricorrere agli organi di giustizia sportiva.
Si chiude così un caso che aveva attirato l’attenzione non solo per gli aspetti regolamentari, ma anche per il valore simbolico dell’esordio di Lunardon: il primo calciatore classe 2010 a scendere in campo in Serie D. Un primato che resta tale e che, ora, non porta con sé conseguenze sul piano sportivo o disciplinare.
