mercoledì, Dicembre 10 2025

Russia: “Pronti a reagire a truppe europee in Ucraina”. Ultimatum di Trump a Zelensky

di AdnKronos
10 Dicembre 2025 4 min lettura

(Adnkronos) –
”Non faremo la guerra all’Europa, non abbiamo nessuna intenzione di farlo”. Ad affermarlo il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, sottolineando che ”lo ha detto anche il presidente Vladimir Putin”. Allo stesso tempo Lavrov ha detto che ”Mosca risponderà a qualsiasi azione ostile, tra cui lo schieramento di contingenti militari europei in Ucraina e l’espropriazione di beni russi”. 

Il ministro degli Esteri russo ha poi detto che ”l’Europa ha l’illusione di pensare di poter sconfiggere la Russia”. Citato dalla Ria Novosti, ha quindi detto che “avendo investito tutto il loro capitale politico nella guerra contro la Russia, usando le mani e i corpi dei cittadini ucraini, continuano, in una cecità politica senza speranza, a illudersi di poter in qualche modo sconfiggere il nostro Paese”. 

Intanto Mosca e Washington proseguiranno il loro impegno per mettere fine alla guerra in Ucraina, ha dichiarato ancora. “La cosa principale è che si sia compreso che una soluzione sostenibile è impossibile senza sradicare le cause profonde della crisi”, ha detto Lavrov. ”La Russia apprezza la volontà di Donald Trump di risolvere il conflitto attraverso mezzi politici e diplomatici”, ha aggiunto il ministro degli Esteri russo. 

Trump, ha detto ancora Lavrov, ”non ha alcuna fretta di revocare le sanzioni” imposte dagli Stati Uniti alla Russia, ”ma sta addirittura intensificandole”.  

Il Cremlino continua a ‘sposare’ la dottrina Trump. Dopo aver affermato che la sua strategia di sicurezza nazionale “è in linea” con le posizioni di Mosca, il portavoce della presidenza russa ha plaudito anche alle parole del presidente americano sulla guerra in Ucraina e la Russia destinata a vincerla. “Per molti versi, sul tema dell’adesione alla Nato, sul tema dei territori, sul tema della perdita di territori da parte dell’Ucraina, è in sintonia con la nostra visione”, ha detto Dmitry Peskov, definendo “molto importanti” le dichiarazioni di Trump fatte in un’intervista a Politico. 

Volodymyr Zelensky ha “giorni” per rispondere al piano di pace per l’Ucraina. E’ l’ultimatum al presidente ucraino che Donald Trump ha fatto consegnare dai suoi negoziatori, secondo quanto rivela il Financial Times. Secondo una delle persone coinvolte, il presidente americano spera in un accordo “entro Natale”. 

Secondo il quotidiano britannico, il presidente ucraino ha raccontato alle sue controparti europee del pressing arrivato dagli inviati di Trump, Steve Witkoff e Jared Kushner, durante la telefonata di due ore che ha avuto sabato, pressing al quale Zelensky avrebbe risposto affermando di avere bisogno di tempo per consultare gli alleati europei sulla proposta americana.  

Il presidente ucraino ha nel frattempo dichiarato di essere pronto a indire elezioni entro 60-90 giorni, nonostante la guerra con la Russia, a condizione che gli Stati Uniti e l’Europa garantiscano la sicurezza per tale voto. In una conferenza stampa Zelensky ha espresso la sua volontà di procedere con le elezioni, sottolineando che sarebbero necessarie modifiche alla legge elettorale ucraina. 

La legge marziale vigente in Ucraina vieta le elezioni presidenziali, parlamentari e locali. Tuttavia, Zelensky ha chiesto ai parlamentari della sua fazione di preparare le modifiche necessarie per consentire lo svolgimento delle elezioni. La Costituzione ucraina prevede che le elezioni parlamentari possano essere svolte solo dopo la revoca della legge marziale, mentre le modifiche costituzionali sono proibite durante il periodo di guerra. 

Kiev teme la possibilità di manipolazione delle elezioni da parte della Russia e l’installazione di un governo fantoccio nel Paese. Inoltre, resta irrisolto il problema di come garantire la partecipazione di tutti gli elettori ucraini aventi diritto: oltre 5,8 milioni di persone sono fuggite all’estero e diverse milioni vivono in territori occupati dalla Russia. La situazione è ulteriormente complicata dal fatto che molti ucraini non possono partecipare al voto a causa dello spostamento forzato o dell’occupazione russa dei loro territori. Nonostante queste sfide, Zelensky sembra determinato a procedere con le elezioni se le condizioni di sicurezza saranno garantite 

internazionale/esteri

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