Eccellenza, cala il sipario sulla Luese Cristo: niente gara con l’Acqui

ALESSANDRIA. Game over. Dopo settimane di voci, segnali, mezze conferme e i primi svincoli arrivati all’apertura del mercato del 3 dicembre, la storia della Luese Cristo Alessandria sembra giunta al capolinea. La società non si presenterà alla gara di domenica 7 dicembre contro l’Acqui: la partita non si giocherà e l’ufficialità è arrivata pochi minuti fa. Nei prossimi giorni il Giudice Sportivo formalizzerà la decisione con la delibera attesa da tutto l’ambiente.

Una conclusione che arriva al termine di un’autentica implosione interna. La sensazione che qualcosa si fosse definitivamente rotto era già chiara da tempo: svincoli in serie, squadra svuotata, allenamenti impossibili da sostenere. Ora c’è il passo finale, quello che sancisce la fine della stagione e, con ogni probabilità, la fine della storia sportiva del club così come lo abbiamo conosciuto.

Un girone che cambia completamente forma. L’uscita di scena della Luese non è soltanto un fatto societario: è un terremoto regolamentare che ridisegna l’intero Girone B di Eccellenza. Senza la squadra alessandrina, la competizione subisce una trasformazione profonda, simile a quella che si era già vista nel Girone A nella stagione 2024/25: ogni domenica una formazione sarà costretta a riposare e il calendario perderà una delle sue sfide fisse.

Ma soprattutto cambierà la classifica, e non di poco. L’annullamento delle partite disputate finora comporta infatti la cancellazione dei punti ottenuti contro la Luese. Le prime a pagare saranno le squadre che contro i bianconeri avevano raccolto bottino pieno: Cuneo, Alessandria, Savio Asti, Centallo, Fossano e Albese, tutte destinate a veder svanire tre punti a testa. Un colpo che, nelle zone alte della classifica, può pesare parecchio.

Più contenuta, invece, la perdita per altre cinque squadre — Cheraschese, Ovadese, Pro Villafranca, Pro Dronero e Chieri — che contro la Luese avevano ottenuto soltanto un pareggio e perderanno dunque un punto.

Una nuova corsa salvezza e una lotta al vertice da riscrivere. Il risultato è un campionato che cambia pelle a metà stagione. La corsa al vertice si ridisegna, con distacchi ravvicinati e nuovi scenari sia per chi sogna in grande sia per chi lotta per non retrocedere. Sul fondo, la situazione si complica ulteriormente per Pinerolo e Acqui, che ora avranno una squadra in meno contro cui provare a raccogliere punti diretti.

La rinuncia della Luese rappresenta, di fatto, un secondo “ribaltone” nel calcio piemontese in poche settimane, dopo l’esclusione del Rimini in Serie C. Qui, però, la sensazione è diversa: non c’è un fulmine a ciel sereno, ma un epilogo che aleggiava da tempo.

Un finale amaro per una storia nata tra ambizioni e promesse. La Luese Cristo Alessandria era partita anni fa con un progetto ambizioso, sognando traguardi importanti. Oggi si chiude un ciclo che, al netto dei risultati, lascia l’amaro in bocca per come si è dissolto. Ora resta soltanto da aspettare l’ufficialità del Giudice Sportivo, ma ciò che accadrà domenica è già scritto: niente gara, niente squadra, niente futuro. Nel Girone B d’Eccellenza, da domenica, si ricomincia da capo. E non sarà più lo stesso campionato.


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