
ACQUI TERME. La sconfitta sul campo non è l’unica ferita con cui l’Acqui FC torna dal Paschiero. Il 4-0 incassato dal Cuneo nel recupero della 12ª giornata di Eccellenza è infatti solo una parte di una serata che i termali definiscono “inspiegabile”, al punto da aver già presentato un ricorso ufficiale per quanto accaduto dopo l’intervallo.
La società bianconera, attraverso un durissimo comunicato stampa diffuso oggi, parla senza giri di parole di un episodio che “non può essere spiegato con la logica”.
“Illuminazione insufficiente, gara sospesa… e poi fatta ripartire identica”. L’Acqui ricostruisce così i momenti caldissimi del Paschiero. “Al rientro dagli spogliatoi, alle ore 21:36, una delle torri faro dell’impianto si è improvvisamente spenta, lasciando una metà campo in una condizione di illuminazione gravemente insufficiente”, spiega il club, allegando anche una foto per mostrare la situazione.
Il direttore di gara, Pietro Vallelunga di Collegno, “constatata la situazione, decideva correttamente che non sussistevano le condizioni per riprendere il gioco”. Una sospensione che sembrava preludere al rinvio.
Poi, però, il punto di rottura: “Dopo oltre 40 minuti di stop, alle 22:13, l’arbitro cambiava improvvisamente idea: pur senza alcun miglioramento dell’illuminazione, decretava che la partita dovesse essere ripresa, concedendo alle squadre la bellezza di 3 minuti per il riscaldamento”.
Una scelta che, secondo l’Acqui, “ha messo a rischio la salute dei tesserati di entrambe le squadre, costringendoli a tornare in campo senza un adeguato riscaldamento”.
Le squadre sono così rientrate in campo alle 22:23, “con la stessa identica illuminazione che 45 minuti prima aveva indotto il direttore di gara a sospendere”.
“Decisione incomprensibile: anche la stampa locale era perplessa”. Il club termale parla apertamente di situazione “assurda”, e aggiunge un dettaglio significativo: “Anche una testata giornalistica locale – certamente non sospettabile di essere di parte – nella propria diretta live si dichiarava sorpresa e perplessa per la decisione del direttore di gara di far riprendere regolarmente la partita nonostante le condizioni tutt’altro che regolari”.
Un passaggio che l’Acqui considera un ulteriore elemento a supporto del proprio ricorso.
Il ricorso è già stato depositato. La società conferma che l’atto formale è già stato inviato agli organi competenti. Non trapelano dettagli sulle richieste specifiche, ma la logica porta a immaginare due scenari: la ripetizione della gara o l’annullamento del secondo tempo disputato in condizioni ritenute irregolari.
Sul campo vincono i biancorossi, ma ora decide il giudice sportivo. Il Cuneo aveva legittimato il successo con un netto 4-0, agganciando Albese e Vanchiglia al secondo posto a quota 27. L’Acqui, invece, resta penultimo con 7 punti e si aggrappa ora alla giustizia sportiva per cancellare una notte che definisce “una pagina nera”. L’esito del ricorso dirà se la vicenda resterà un capitolo controverso o se il Paschiero dovrà riaprire le porte per un nuovo confronto.
