
BRA. Il Bra ha ritrovato se stesso. Dopo settimane difficili, la squadra giallorossa ha finalmente invertito la rotta: con il successo esterno per 2-1 sul Rimini, sono dieci i punti in classifica, frutto di tre risultati utili consecutivi. Un cambio di passo evidente, che porta la firma di Fabio Nisticò.
Il tecnico, arrivato in corsa dopo le sconfitte con Ascoli e Carpi, ha saputo imprimere subito la sua idea di calcio: concretezza, equilibrio e mentalità. Ha ricompattato il gruppo, rimesso ordine e trasmesso fiducia a una squadra che sembrava aver perso le proprie certezze. E i risultati gli stanno dando ragione.
La vittoria del “Romeo Neri” non è solo un risultato pesante, ma anche il segnale più chiaro di una trasformazione tattica e mentale. Il Bra ha saputo soffrire, colpire nei momenti chiave e reagire alle difficoltà, confermando quella solidità che nelle prime giornate era mancata.
Unico neo della trasferta romagnola, il grave infortunio di Nesci, vittima di una frattura scomposta del perone con lussazione della caviglia. Un episodio che ha scosso la squadra, ma che non ha cancellato il valore della prestazione.
Dopo aver messo fine all’emorragia di sconfitte, Nisticò è riuscito a trasformare la paura in coraggio, la frustrazione in determinazione. Il Bra non solo ha ripreso a far punti, ma soprattutto ha ritrovato un’identità precisa, quella che il suo allenatore chiama “Nisticology”: organizzazione, spirito di gruppo e convinzione nei propri mezzi.
Ora il cammino è ancora lungo, ma il segnale è chiaro: il Bra c’è, e con Nisticò in panchina ha ritrovato la strada giusta.
