TORINO / LIONE – Testimonianze che aumentano. Testimonianze che celano discriminazioni. Testimonianze che diventano un monito per non abbassare mai la guardia.
La vicenda
L’ennesima storia di discriminazione di genere sul posto di lavoro decide di raccontarla in una lunga lettera al The Players Tribune la calciatrice, attualmente alla Juventus Women, Sara Björk Gunnarsdóttir. La giocatrice, a cuore aperto, ha deciso di raccontare pubblicamente la brutta esperienza vissuta al Lione, oramai lasciata alle spalle: “Devo raccontare la verità, quello che ho vissuto non deve accadere”.
Björk, rimasta incinta all’inizio del 2021, ha trascorso in Islanda gli ultimi mesi della sua gravidanza, in accordo con il club lionese. Decorsi i mesi del congedo, però, la giocatrice non ha più ricevuto il regolare stipendio. Della mancata retribuzione la società non ha provveduto alle relative spiegazioni, nonostante la professionista proseguisse con i suoi allenamenti, pagati personalmente da lei stessa. “Le settimane si trasformarono in mesi: non avevo ricevuto ancora nessuna busta paga completa. Il Lione si rifiutò di dare una risposta chiara su quale fosse il criterio applicato”.
Oltre al danno anche la beffa: non solo la società non le ha garantito il regolare stipendio, ma è venuta meno anche sotto il profilo umano, astenendosi dal congratularsi per la nuova vita data alla luce. “Nessuno mi controllava o vedeva come stavo sia mentalmente che fisicamente, come dipendente e come essere umano”, dichiara Sara.
Insomma, una triste e attuale storia dalla quale emerge ancora una volta una mancata tutela dei diritti nei confronti delle madri-lavoratrici. Infatti, la giocatrice, tornata in Francia con il piccolo Ragnar si è ritrovata, sorprendentemente, tagliata fuori dalle sue attività e impegni calcistici.
Un finale felice ed esemplare
Sara Björk Gunnarsdóttir non si è però scoraggiata e ha portato la sua storia al FIFPRO (Fédération Internationale des Associations de Footballeurs Professionnels, ndr) per rivendicare i suoi arretrati dalla società lionese per un importo pari a 82.094,82 euro, vincendo così la causa.
Ora alla Juventus Women, la stella del calcio Björk racconta il triste accaduto che l’ha vista coinvolta in uno dei momenti più felici della sua vita nella speranza che episodi del genere non debbano più ripresentarsi: “Quando il Lione ha ricevuto i motivi della decisione, ha deciso di non fare ricorso. Ho avuto diritto al mio stipendio per intero relativo alla gravidanza e fino all’inizio del mio congedo di maternità, secondo le regole della FIFA. Questi fanno parte dei miei diritti, e non possono essere messi in discussione, nemmeno da un club grande come il Lione“, conclude fieramente la neo juventina.