Chiara Piotto 
NOVARA. È un avvio di stagione in salita per il Novara FC, che dopo 8 giornate del campionato di Serie C 2025/26 non è ancora riuscito a trovare la prima vittoria. Un dato che pesa e racconta di un gruppo in cerca di identità e concretezza.
Il bilancio finora è chiaro: 6 pareggi e 2 sconfitte, arrivate nei match contro Pro Vercelli e Albinoleffe. Un bottino troppo magro per una piazza ambiziosa e per una squadra che, almeno sulla carta, avrebbe i mezzi per puntare quantomeno alla zona playoff.
Un Novara poco concreto negli ultimi metri
Il vero nodo resta la fase offensiva: quanto viene costruito durante i 90 minuti raramente si trasforma in occasioni limpide o in gol. Manca incisività negli ultimi metri e la manovra tende a spegnersi negli ultimi 25 metri, dove servirebbero più lucidità, letture rapide e cattiveria sotto porta.
Come sottolineato anche da mister Andrea Zanchetta nel post-partita contro la Triestina, la squadra crea ma fatica a finalizzare. Un limite evidente, che sta rallentando la corsa del Novara, ma lo spogliatoio crede nel lavoro e punta a invertire la rotta già nelle prossime giornate.
L’effetto Zanchetta e le incognite di un gruppo giovane
Affidato alla guida tecnica di Andrea Zanchetta, il Novara deve ora trovare quella continuità che è mancata negli ultimi anni. Il club ha cambiato allenatore più volte nelle ultime cinque stagioni, e questo ha inevitabilmente frenato lo sviluppo di un progetto tecnico a lungo termine.
La rivoluzione estiva della rosa, con tanti innesti e un’età media più bassa, è una scommessa importante. Un gruppo giovane e rinnovato ha bisogno di tempo per trovare automatismi, equilibri e coesione, ma se l’inserimento dei nuovi non avviene in tempi rapidi, il rischio è quello di pagare sul piano dei risultati. È questo, al momento, uno dei principali limiti dell’attuale Novara.
Trasferta a Giana Erminio: occasione per svoltare
In attesa della tanto agognata prima vittoria stagionale, mister Zanchetta prepara ora una trasferta delicata contro la Giana Erminio. Un’occasione importante per provare a invertire la rotta e portare finalmente a casa i tre punti che potrebbero sbloccare psicologicamente l’ambiente e restituire fiducia al gruppo.
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