(Adnkronos) – Napoli entra nel circuito internazionale di Bienalsur 2025, la biennale d’arte contemporanea diffusa che quest’anno approda per la prima volta in Italia. Dal 3 ottobre il Musa il Museo delle Scienze e delle Arti dell’Università degli Studi della Campania 'Luigi Vanvitelli' apre la mostra di Pablo La Padula 'Anatomia delle Qualità', a cura di Diana Wechsler direttrice artistica di Bienalsur. L’evento si avvale del patrocinio del Mic-ministero della Cultura della Repubblica Italiana e dell’Unesco. L’opera site-specific dell’artista argentino, realizzata in coproduzione tra Musa e Bienalsur, entrerà a far parte della collezione del Museo Anatomico dell’Ateneo Vanvitelli e propone un dialogo tra arte, scienza e memoria, mettendo in relazione la ricerca artistica contemporanea con il patrimonio unico del Museo.La tappa napoletana rappresenta una virtuosa collaborazione tra l’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” e l’Untref – Universidad Nacional de Tres de Febrero di Buenos Aires, ed è uno degli appuntamenti italiani della quinta edizione di Bienalsur. La cerimonia inaugurale si è tenuta (oggi giovedì 2 ottobre) presso l’Aula Magna dell’Università Vanvitelli, alla presenza di Lucia Monaco, Delegata del Rettore per la Terza Missione e Promozione del Territorio Università degli Studi della Campania "Luigi Vanvitelli", di Diana Wechsler, Direttrice artistica di BienalSur, dell’artista Pablo La Padula. Ha concluso la presentazione l’intervento dell’On. Giuseppina Castiello, Sottosegretario di Stato per i Rapporti con il Parlamento. L’incontro è stato introdotto e moderato da Michele Papa, Direttore del Musa. Al termine della presentazione è stata inaugurata la mostra Anatomia delle Qualità. Bienalsur, biennale internazionale d’arte contemporanea è promossa da Untref -Universidad Nacional de Tres de Febrero, Università pubblica argentina, e organizzata in collaborazione con la Fondazione Foro del Sur. Si caratterizza per una modalità “diffusa” e si espande su più città a livello globale (oltre 70 città in 27 paesi dall’America Latina all’Europa, dall’Africa al Medio Oriente, fino alla Cina). In Italia dopo Napoli sarà la volta di Roma, Milano, Biella e Matera. In occasione dell’apertura, sabato 4 e domenica 5 ottobre il Museo universitario osserverà un’apertura straordinaria con ingresso gratuito, dalle 9.30 alle 16.30. 'Anatomia delle Qualità' è il frutto di una residenza napoletana e di un lavoro nato dallo sguardo dell’artista sulla ricerca biologica attraverso i secoli, in dialogo con il patrimonio di ineguagliabile valore storico, scientifico e didattico di una delle facoltà mediche più antiche del mondo, con una ricca collezione di preparati anatomici, ceroplastiche, scheletri e strumenti storici e reperti unici come teste ciclopiche e la collezione di crani della Vicaria. Negli spazi del Museo Anatomico presso il suggestivo Complesso di Santa Patrizia, l’allestimento della mostra, curato dall’arch. Raoul Basile, presenta tre lavori site-specific. In Corpo di fumo, cuore dell’installazione, l’artista lavora sperimentalmente utilizzando fuoco e fumo materiali attraverso cui imprime impronte del corpo umano su grandi lastre di vetro (90 x 80 x 200 cm). Il segno risultante si colloca a metà strada tra la tradizione del ritratto individualizzato e le rappresentazioni normative della scienza anatomica, a cui lo lega la mancanza di riconoscibilità. Disseminate nelle vetrine espositive del museo si rivelano al pubblico Geometric plates views, dieci figure geometriche, anch’esse realizzate con fuoco e fumo, che alludono simbolicamente ai processi scientifici di rappresentazione anatomica. A partire dalla proporzione aurea introdotta nel Rinascimento, il corpo umano comincia a essere sezionato e decostruito secondo principi matematici e forme geometriche: il quadrato, il cerchio e il triangolo diventano strumenti di oggettivazione del corpo. 'Le specolo de fummo or the Smoke book' è il terzo lavoro esposto in mostra che affianca l’installazione centrale: un libro immaginario in dialogo con il monumentale e prezioso Atlante Anatomico di Paolo Mascagni (1823) custodito nel museo. Introducendo una dimensione soggettiva, presumibilmente assente nei pezzi scientifici, l’artista in Anatomia delle Qualità intreccia l’elemento sperimentale, la dimensione personale, la sensualità e un presente situato nello studio del vivente. “Tenendo conto della profonda tradizione museografica della biomedicina sviluppatasi nel corso dei suoi cinque secoli di storia, l’installazione 'Anatomia delle qualità' – afferma Pablo La Padula – propone una ricerca relazionale e derivativa sulle diverse materialità della storia dell’anatomia e sui modi efficaci di presentare e fissare il corpo biologico, messo a nudo davanti all’obiettivo dell’oggettività. Anatomia delle qualità dialoga con le collezioni del XVIII e XIX secolo del Musa, partendo dall’idea di autoritratto come piattaforma per il corpo anatomico contemporaneo; attraverso fuoco e fumo, l’impronta viva del corpo umano viene tracciata su lastre di vetro. I nuovi modi estetici sperimentali dell’arte potranno forse fare luce speculativamente su regioni ancora nebulose, dove la scienza potrà poi espandere il proprio raziocinio e la propria capacità esplicativa”. 'Anatomia delle qualità' al Musa, il Museo delle Scienze e delle Arti dell’Università degli Studi della Campania 'Luigi Vanvitelli' sarà aperta al pubblico fino al 30 gennaio 2026 e sarà visitabile negli orari di apertura del museo. Info e orari su www.musa.unicampania.it
—culturawebinfo@adnkronos.com (Web Info)