
VINOVO. Il Chisola è la vera rivelazione difensiva di questo avvio di campionato. In cinque giornate di Serie D, la formazione biancoblù non ha ancora subito un gol, costruendo un rendimento che non ha precedenti nella storia recente del club. Un muro capace di annullare gli attacchi di Cairese, Varese, Novarese, Biellese e Sanremese, restando imbattuto e mantenendo la porta inviolata.
Il confronto con le stagioni passate. Se si guarda alle stagioni passate, il confronto rende ancora più chiara la portata di questo inizio. Nel 2022/23, l’anno della prima storica promozione in Serie D, il Chisola si ritrovava con appena un punto in classifica e ben nove gol subiti nelle prime cinque gare: un avvio complicato che avrebbe poi portato alla sofferta salvezza con Fabio Nisticò subentrato a Marcello Meloni.
L’anno successivo, quello dello storico secondo posto, il primo con Nicola Ascoli in panchina, le cose andarono decisamente meglio: dieci punti raccolti e cinque reti al passivo, ma comunque la porta non era rimasta imbattuta. Nel 2024/25, invece, i biancoblù partirono con cinque punti e sette gol subiti.
Oggi, alla quinta giornata della stagione 2025/26, il quadro è completamente diverso: undici punti conquistati e soprattutto zero reti incassate, un primato che non ha precedenti nella storia recente del club. Un miglioramento netto, che testimonia la crescita del progetto biancoblù e la nuova solidità trovata dalla squadra di Vinovo.
Una difesa che fa la differenza. La compattezza difensiva non è solo una statistica, ma un punto di forza che sta dando fiducia a tutto il gruppo. Se nelle passate stagioni l’attacco ha spesso fatto la differenza, oggi è la fase di non possesso a rappresentare il vero marchio di fabbrica di questo Chisola.
Con 11 punti in 5 partite e la porta ancora inviolata, i biancoblù si candidano a essere una delle outsider più interessanti del girone. Mai come quest’anno la squadra sembra avere le carte in regola per recitare un ruolo da protagonista.