Auguri Zucchero, il re del rock-blues italiano compie 70 anni

(Adnkronos) – Auguri Zucchero. L'icona del rock-blues italiano compie oggi, giovedì 25 settembre, 70 anni e sceglie di festeggiare a modo suo: trasformando l'Arena di Verona nella sua casa per dodici notti indimenticabili, con un concerto che cadrà proprio nella serata del suo compleanno.  La prima data, quella del 16 settembre, ha dato il via a una celebrazione che non è solo un traguardo anagrafico, ma il punto d'osservazione privilegiato su una carriera senza eguali. Nato a Roncocesi nel 1955, Adelmo Fornaciari deve il suo pseudonimo a una maestra delle elementari, che lo definiva "dolce come lo zucchero". Da quel soprannome è nata una stella della musica mondiale.  Con oltre 60 milioni di dischi venduti – di cui 8 milioni solo con il capolavoro 'Oro, incenso & birra' – Zucchero non è semplicemente un cantante di successo, ma un vero e proprio ambasciatore della musica italiana nel mondo. La sua storia, infatti, è costellata di primati: è stato il primo artista occidentale a esibirsi al Cremlino dopo la caduta del Muro di Berlino e, a oggi, resta l' unico italiano ad aver calcato il palco del leggendario Festival di Woodstock nel 1994. Ma la carriera di Zucchero si misura anche e soprattutto attraverso i ponti che ha saputo costruire. Indimenticabile l'ideazione, nel 1992, del Pavarotti & Friends insieme al Maestro Luciano Pavarotti: un gala di beneficenza che unì per la prima volta pop e lirica, dando vita a un evento trasmesso in mondovisione e replicato per un decennio. Il suo impegno umanitario lo ha visto protagonista di tutti gli eventi 46664 per Nelson Mandela, del Freddie Mercury Tribute (1992), del Net Aid organizzato da Bono a New York (1999) e di due edizioni del Rainforest Fund di Sting. Il suo nome è sinonimo di collaborazioni stellari. L'elenco è un 'who's who' della musica mondiale: da Miles Davis a Eric Clapton, da Ray Charles a BB King, passando per Sting, Bono, Joe Cocker, Peter Gabriel, Mark Knopfler e Queen. Momenti impressi nella storia, come il concerto alla Royal Albert Hall del 2004 (con ospiti come Clapton, Brian May e Pavarotti), la nomination ai Grammy nel 2007, o il live a L'Avana nel 2012, definito il più grande mai tenuto da un artista straniero a Cuba, con oltre 80.000 persone.  Nemmeno la pandemia ha fermato la sua spinta creativa. Le sue esibizioni in un Colosseo deserto e in una spettrale piazza San Marco a Venezia sono immagini che hanno fatto il giro del mondo, così come il duetto 'September' con l'amico Sting. Gli ultimi anni lo hanno visto esplorare nuove strade con il progetto acustico 'Inacustico', l'album di cover 'Discover' e persino il doppiaggio nel film d'animazione 'Sing 2'. Instancabile sul palco, ha celebrato i 40 anni di carriera nella sua Reggio Emilia (di cui è diventato cittadino onorario), è tornato ad aprire i concerti dei Rolling Stones e ha sorpreso il pubblico di San Siro duettando con i Coldplay. Fino al recente 'Overdose D'Amore World Tour', che ha ribadito la potenza di un repertorio senza tempo, capace di dialogare anche con le nuove generazioni, come dimostra la versione del suo celebre brano realizzato con Salmo. I dodici concerti all'Arena di Verona non sono, quindi, solo una festa di compleanno. Sono la celebrazione di un artista unico e il pubblico è pronto, ancora una volta, a farsi travolgere dalla sua 'Overdose d'amore'. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)


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