
TORINO. Dove allenerà Riccardo Boschetto? È la domanda che circola da settimane negli ambienti del calcio dilettantistico piemontese, soprattutto dopo che il suo nome era comparso tra i candidati alla panchina dell’Alessandria in estate. L’allenatore, con esperienze importanti tra Asti, Saluzzo e Chisola, è intervenuto nella puntata di Stadio Aperto, il format di SvSport.it (gruppo editoriale More News) condotto da Gianlorenzo Tortarolo e dedicato al girone A di Serie D, tracciando un bilancio del presente e qualche prospettiva per il futuro.
“Per adesso guardiamo tante partite, mi aggiorno e seguo molto anche il settore giovanile: ho iniziato a conoscere tanti ragazzi che prima non avevo visto. Non è la situazione che avrei voluto, ma è utile per farmi trovare pronto a ripartire”, ha raccontato Boschetto. “Mi piacerebbe trovare una società che dia stabilità, un po’ come è successo a Roselli: muoversi in una certa regione sarebbe l’ideale, ma resto aperto a tutte le opportunità che possono presentarsi”.
Alla domanda se ci sia una preferenza geografica, il tecnico è stato chiaro: “No, perché adesso sono completamente libero. Ho venduto la mia attività lavorativa, quindi posso spostarmi su tutta Italia senza problemi. Non cerco categorie a tutti i costi, ho dimostrato in passato di accettare anche sfide in realtà più piccole, come con Cairese, Chisola e Saluzzo. A me interessa soprattutto condividere un progetto con presidente e direttore, lavorare in serenità e divertirmi. Non alleno più per ego, e questa è la differenza più grande rispetto a qualche anno fa”.
Parole che raccontano un allenatore maturo, pronto a rimettersi in gioco in qualsiasi piazza che offra serietà e prospettive concrete. Il futuro di Boschetto resta un punto interrogativo, ma la sensazione è che l’attesa possa durare ancora poco.