
BORGOSESIA. Non solo il risultato (3-1 per il Borgosesia), ma anche e soprattutto la carta d’identità dei protagonisti. La sfida di Coppa Italia di Eccellenza disputata domenica a Borgosesia ha visto il Città di Cossato presentarsi con un undici titolare dal’età media bassissima, confermando la linea verde scelta dalla società.
Tra i giocatori mandati in campo dal tecnico Pier Luca Peritore, spiccano ben quattro classe 2003 (Apollo, Ferraro, Samina B., Bertini), due 2007 (Badan e Oberto), due 2002 (El Achkaoui e Bedetti), un 2006 (Gila) e un 2001 (Apollo). A dare esperienza al reparto ci ha pensato solo Samina, classe 1989, unico vero veterano dell’undici iniziale.
Più in generale, leggendo la distinta si scopre come soltanto tre giocatori non siano nati negli anni 2000: oltre al già citato Samina, anche Sella (1998) e Canton (1997). Tutti gli altri fanno parte di generazioni giovanissime, alcune ancora in età da Juniores.
Una scelta che testimonia il coraggio e la filosofia della società biellese, pronta a lanciare ragazzi cresciuti nel proprio vivaio o comunque a puntare sulla freschezza e sulla prospettiva. Contro il Borgosesia il divario di esperienza si è fatto sentire, ma la prestazione ha comunque evidenziato qualità e margini di crescita importanti.
In un campionato di Eccellenza sempre più competitivo, il Cossato sembra aver deciso di distinguersi con una linea precisa: far crescere i propri giovani in un contesto senior, anche a costo di pagare qualcosa in termini di risultati nell’immediato, ma con l’obiettivo di costruire basi solide per il futuro.