Cbs in bilico, il Comune rinvia tutto: Torino rischia di perdere uno dei suoi cuori calcistici

Foto Pro Villafranca FB

TORINO. La riqualificazione dell’impianto sportivo “Cavoretto”, casa della storica società calcistica torinese CBS, resta sospesa nel limbo della burocrazia comunale. Dopo l’approvazione formale del progetto di ristrutturazione presentato mesi fa dalla società – finanziato interamente con risorse proprie – il club rossonero si è vista rimandare nuovamente la decisione definitiva: tutto è ora rinviato a settembre.

Un rinvio che pesa enormemente sulle prospettive della società di corso Sicilia, attiva da quasi quarant’anni nei quartieri Cavoretto, Borgo Po e San Salvario. Con i suoi 500 tesserati, 22 squadre giovanili e un settore agonistico fino alla Promozione, la CBS è una delle realtà dilettantistiche più radicate della città, oltre che Academy ufficiale della Juventus.

A complicare ulteriormente la situazione è la presenza di un progetto alternativo, presentato da un’associazione esterna, che prevede la completa riconversione dell’impianto: via il campo da calcio a 11, sostituito da strutture per tennis, padel, basket, pickleball e badminton. Una proposta che metterebbe fine all’attività agonistica calcistica sul territorio, cancellando di fatto il ruolo sportivo, educativo e sociale che la CBS ha sempre svolto.

Nel frattempo, la società non può dare avvio ai lavori, pur avendo ottenuto l’approvazione tecnica e disponendo della copertura finanziaria. In assenza della convenzione comunale per l’assegnazione venticinquennale dell’impianto, infatti, non è possibile nemmeno firmare contratti di manutenzione. Il rischio concreto è che Torino perda uno dei suoi poli calcistici giovanili di riferimento.

La CBS, tuttavia, ha garantito alle famiglie che le attività della stagione 2025/26 si svolgeranno regolarmente, ricalendarizzando i lavori in base ai tempi disponibili: il campo a 9 potrebbe essere rifatto tra dicembre e gennaio, mentre l’intervento sul campo a 11 slitterebbe all’estate successiva, sempre a condizione che il Comune conceda l’ok definitivo a settembre.

A sostegno della società si è schierata la Circoscrizione 8, che ha espresso apprezzamento per l’impegno e assicurato appoggio politico. La speranza, ora, è che l’amministrazione comunale riconosca il valore sportivo e sociale del progetto CBS e garantisca continuità a una storia che da decenni forma giovani calciatori e cittadini.


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