La Racco86 si rinnova con Abrate, Leo e Marsiglia: l’intervista alla nuova responsabile

RACCONIGI – La Racco86, in vista della nuova stagione, rivoluziona l’organigramma societario introducendo nuove figure, tra cui il tecnico Marco Leo e il preparatore atletico Giacomo Marsiglia, entrambi approdati a Racconigi dopo tre stagioni trascorse nel settore giovanile della Freedom.

Tra le novità volute dal neo Presidente Mario Testa figura anche Monica Abrate, ex calciatrice e nuova responsabile della squadra, che è intervenuta ai microfoni di Piemonte Sport per parlare degli obiettivi del club nella stagione appena iniziata.

“Il mio obiettivo è essere il collante della squadra, individuando tempestivamente eventuali criticità per affrontarle nel modo più efficace” – esordisce Monica – Il mio ruolo ha come fine quello di condividere eventuali problemi in maniera costruttiva con lo staff tecnico e la dirigenza.

Ci prepariamo ad affrontare una nuova stagione con la voglia di toglierci qualche soddisfazione in più. Quest’anno affronteremo avversarie molto forti e ben preparate, ma il nostro focus resta il divertimento, la crescita del gruppo e la soddisfazione delle ragazze, dentro e fuori dal campo. Sono stati annunciati il nuovo allenatore e il viceallenatore, due figure ritenute molto competenti e in grado di rafforzare ulteriormente l’identità del gruppo, stimolando lo spirito di squadra e l’entusiasmo delle atlete”.

In un momento in cui il calcio femminile piemontese continua a soffrire, Monica ha sottolineato l’importanza di credere nel movimento, portando l’esempio della Racco86:

“Da dieci anni partecipiamo ininterrottamente a un campionato femminile, diventando così un punto di riferimento sul territorio. Pur non avendo il blasone o le risorse economiche di altre realtà, continuiamo a credere nell’importanza di offrire un’opportunità concreta alle ragazze del nostro settore giovanile, affinché possano giocare vicino a casa, senza essere costrette a spostarsi per decine di chilometri.

Investire nel femminile, per noi, significa credere in un calcio davvero inclusivo, dove ogni ragazza possa avere lo spazio che merita”.

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