BELLINZAGO NOVARESE – Il calcio femminile dilettantistico piemontese continua a vivere un momento di forte difficoltà. L’addio del Bulè Bellinzago al progetto femminile rappresenta l’ennesimo segnale di una crisi che sta coinvolgendo diverse realtà del territorio.
Secondo quanto raccolto in esclusiva da Piemonte Sport, attraverso testimonianze dirette di tesserate e addetti ai lavori, la società novarese avrebbe deciso di interrompere definitivamente il proprio impegno nel settore femminile. Una decisione che segna la fine di un polo importante per il calcio femminile in Piemonte.
La Prima Squadra femminile del Bulè, lo ricordiamo, militava in Serie C dopo aver conquistato la promozione nella scorsa stagione superando il Torino nella finale playoff.
Un traguardo storico che, tuttavia, non è bastato a garantire la continuità del progetto.
Alla base della scelta, secondo quanto riferito dalle fonti, ci sarebbe la volontà della dirigenza di concentrare energie e risorse esclusivamente sul settore maschile.
“Per la società siamo un problema, è emerso chiaramente dalle parole che ci sono state rivolte”, raccontano alcune tesserate. “Banalmente, anche acquistare la carta igienica era diventato un ostacolo. Un giorno ci è stato persino detto che i nostri capelli intasavano gli scarichi delle docce”.
Dichiarazioni che evidenzierebbero un clima di “crescente disinteresse, se non addirittura ostilità”, nei confronti del movimento femminile interno alla società. Un atteggiamento che, stando ai racconti, avrebbe riguardato non solo la prima squadra ma anche il settore giovanile.
In questo clima di incertezza e delusione, le tesserate hanno espresso il loro dubbio circa il futuro che avranno in questo sport.
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