La vittoria del Rosta Calcio si può racchiudere nell’ultima azione della sua partita, ossia nel gol di Moletto. Partito dalla propria metà campo, il centrocampista ha vinto un contrasto, due rimpalli, si è visto parare la sua prima conclusione, ma poi è riuscito a trovare il gol del 4-1. Resilienza, cuore e voglia dei tre punti. Questo è stato il Rosta. Una squadra più forte delle assenze e dei suoi stessi errori. La squadra di Scotelli cala il poker alla Rivarolese e si porta a casa tre punti importantissimi per la classifica e soprattutto l’umore. Una partita mai in discussione, che ha visto i padroni di casa assoluti dominatori dell’incontro, nonostante le tante defezioni (ben 10 i ragazzi in infermeria) e gli ultimi minuti giocati in 9 contro 11. I biancorossi hanno mostrato un bel calcio nel primo tempo, ma soprattutto compattezza e unione d’intenti nella parte più delicata dell’incontro. Discorso diverso per la Rivarolese. In attesa di trovare un allenatore in pianta stabile, i granata tornano indietro con qualche rimpianto, specie se si pensa al vantaggio iniziale di Lerose. Nulla di perduto, la squadra ad oggi affidata a Gallo ha dimostrato di avere delle ottime individualità, che, se sfruttate al meglio, porteranno ad una sicura risalita in classifica.
l primo brivido dell’incontro arriva al 5’, quando su un pallone giocato all’indietro dalla difesa della Rivarolese, il portiere Plesca liscia completamente la sfera. Fortunatamente per lui il passaggio è lento e il pallone viene recuperato prima che finisca in porta. La reazione ospite non arriva con un singolo episodio, bensì con trame maturate sulla fascia destra, dove si mette in mostra Ottino. Il Rosta però sfiora nuovamente il gol al 10’, quando su un’ottima giocata di Colombatto, bravo a liberarsi del suo avversario e a mettere Folco davanti al portiere, il centrocampista numero 10 colpisce con poca forza il pallone, permettendo a Plesca di parare senza problemi. Il primo tiro ospite arriva due minuti più tardi con Bettas Donin, ma la sfera termina abbondantemente fuori. Al festival della conclusione da fuori si iscrive anche Crivat, ma la sua conclusione si spegne sul fondo. Rosta ancora pericoloso al 16’, grazie ad un ottimo Cannavina, bravo a recuperare palla sull’out di destra e a servire Icardi, entrato in area con un timing perfetto, ma anticipato al momento del tiro. Sulla rimessa laterale conseguente, ci riprova Folco, questa volta con una conclusione al volo ad incrociare, che termina di poco a lato. Gol sbagliato, gol subito. La beffa per i padroni di casa si consuma al 18’. Su cross dalla destra di Ottino, Lerose colpisce indisturbato in mezzo all’area, battendo un incolpevole Cugno al primo tiro in porta dei granata. Un colpo di testa perfetto per il numero 9, agevolato però dalla disattenzione della retroguardia biancorossa. La reazione dei padroni di casa arriva con il solito Colombatto. Imbeccato su un pallone perso da Campanella, il numero 8 si libera del suo marcatore con un’ottima sterzata e calcia a botta sicura verso la porta di Plesca. Il portiere ospite è bravo a chiudere lo specchio e a deviare la sfera in angolo. Al 25’ è l’arbitro invece a fermare i padroni di casa, il quale, anziché concedere un vantaggio prezioso agli uomini di Scotelli, lanciati in superiorità numerica verso la porta ospite, stoppa l’azione concedendo un calcio di punizione in mezzo al campo. La svolta arriva comunque al 28’. Su calcio d’angolo dalla sinistra, Plesca sbaglia l’uscita e su un batti e ribatti lo stesso direttore di gara ravvisa un tocco di mani. Dal dischetto si presenta Folco, che non sbaglia: 1-1. Pareggio meritato per il Rosta, assoluto dominatore della prima mezz’ora di gioco. La rete sblocca i padroni di casa anche mentalmente, che si gettano subito alla caccia del gol del vantaggio. La troppa frenesia permette alla Rivarolese di sfruttare spazi invitanti. Ed è proprio su uno di questi che Roscio impegna notevolmente Cugno, sferrando un tiro ad effetto sotto l’incrocio, deviato in angolo dal numero 1 biancorosso. L’episodio dà forza alla Rivarolese, che si ritrova nuovamente dalle parti del portiere di casa, questa volta con Lerose. Il tiro del 9 viene però deviato da un ottimo Turi, che, tolto il gol dello svantaggio, ha disputato un primo tempo quasi perfetto. Verso la fine della frazione Roscio ci prova anche in rovesciata, ma la sua conclusione è debole e centrale. Nonostante sembrano esserci le avvisaglie per il gol ospite, sono i padroni di casa a passare con il gol del capitano Turi, bravo ad approfittare di una disattenzione difensiva granata. La reazione della Rivarolese è affidata al mancino di Roscio, che però trova Cugno sulla sua strada, bravo a mantenere il 2-1 fino alla fine del tempo.
La ripresa si apre con il Rosta che attacca a testa bassa sin dai primi minuti. Il più ispirato è Crivat, il quale, posizionato più vicino alle punte, si trova due volte ad impegnare Plesca, bravo a sventare il pericolo e salvare il risultato. Ci prova anche Icardi: testardo e fortunato nel lottare in area di rigore con i difensori della Rivarolese al 5’, il centrocampista è poi bravo a calciare nonostante la posizione defilata e compromessa, seppur il suo tiro non trova lo specchio della porta. I cambi rivitalizzano gli ospiti, che si fanno vivi con Campanella (il migliore dei suoi nel secondo tempo) con un tiro da fuori. La conclusione non cambia l’equilibrio, il infatti Rosta trova il gol del 3-1 al 18’ con Crivat, autore di una vera e propria prodezza da fuori area. Il suo tiro termina proprio sotto l’incrocio, rendendo vano ogni tentativo di parata da parte di Plesca. Tutto finito? Non proprio. Al 25’ arriva l’ennesimo colpo di scena di una partita ricca di episodi. Campanella supera in velocità Marini, il quale interviene in maniera scomposta: il terzino era già ammonito e viene espulso. Sulla punizione seguente, Campanella ci riprova dalla distanza, ma il suo tiro a giro termina di poco fuori alla destra di Cugno. Scotelli prova a correre ai ripari, togliendo Colombatto per Latini, con la speranza di congelare la partita e di non rimettere la Rivarolese in corsa. Alla mezz’ora i granata sfiorano nuovamente il gol del 3-2, questa volta con un errore di Turi, il quale svirgola e sbaglia il rilancio in mezzo all’area, rischiando di beffare il suo portiere. La superiorità numerica permette agli ospiti di avere il controllo della sfera, seppur le ripartenze del Rosta sono sempre pericolose. I padroni di casa si affidano alle giocate di D’Amico, bravo a usare il fisico e lottare con i difensori della Rivarolese, permettendo ai suoi compagni di rifiatare e di far correre il cronometro, tenendo gli ospiti lontani dalla porta di Cugno. Al 38’ il Rosta rimane addirittura in nove uomini, per via di una sciocchezza di Crivat – autore fin qui di un’ottima partita – reo di aver colpito con una gomitata Sapia. A questo punto Scotelli si trova costretto a togliere l’unico riferimento offensivo, Cannavina, e a mettere dentro Varacalli, schierando i suoi con un 5-3 ultra difensivo. Nel finale Baudino va vicinissimo al gol che riaprirebbe la gara, ma il suo colpo di testa termina di pochi centimetri sul fondo. La sorpresa, però, arriva all’ultimo minuto di gara, quando Moletto, in fuga per la vittoria, parte da solo dalla sua metà campo verso la porta di Plesca. Il numero 16 vince un contrasto, due rimpalli, si vede parare il suo tiro ma sulla ribattuta riesce comunque a trovare la rete del clamoroso 4-1, nonostante la deviazione di un difensore sulla linea. Un gol meritato per i padroni di casa, che, nonostante l’inferiorità di due uomini, sono riusciti a contenere le scorribande della Rivarolese e a trovare tre punti preziosi. Infatti, il gol di Moletto è l’ultima emozione di una partita ricca di avvenimenti, che ha visto però il Rosta meritare ampiamente i tre punti. Il rammarico per la formazione di Gallo è sicuramente quello di non aver sfruttato la seconda parte della ripresa e le tante assenze nella formazione di casa, ma sul campo la differenza tra le due squadre è parsa evidente.