(Credit Foto: Lavinia Quagliotti)
TORINO – Sabato 10 maggio 2025, Sara Gama ha detto addio al calcio giocato tra gli applausi delle compagne e delle avversarie, accompagnati dal boato dell’Allianz Stadium. Oltre 14.000 spettatori hanno voluto tributare l’ultimo saluto sportivo alla storica capitana bianconera, che si congeda lasciando un segno indelebile nella storia del calcio femminile italiano.
Al termine dei festeggiamenti per la conquista dello scudetto e delle celebrazioni dedicate alla sua straordinaria carriera, Gama si è presentata ai microfoni di Piemonte Sport per parlare del suo futuro, un cammino che – come ha sottolineato l’ormai ex capitana – è già cominciato:
“Adesso è tempo di lavorare su tante cose, perché il viaggio è iniziato, ma non ci si può permettere di rallentare. Sentivo parlare delle 50.000 tesserate, ma siamo ancora molto lontani rispetto ad altri Paesi.
Dobbiamo lavorare partendo dalle bambine, ma anche dalle adulte: bisogna offrire alle persone la possibilità concreta di avere una squadra vicino a casa, così da poter aumentare il numero delle tesserate.
Le tre Nazionali impegnate all’Europeo e le squadre qualificate in Champions non devono rappresentare un fenomeno passeggero.
Dobbiamo costruire la base della piramide: questo dev’essere il focus dei prossimi anni.”
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