Degli otto campioni protagonisti delle Nitto ATP Finals ne sono rimasti solo due: Novak Djokovic e Casper Ruud che si giocano il titolo domenica pomeriggio. Oltre al trofeo di Torino, entrambi giocheranno per aggiungere una pietra miliare nelle loro rispettive carriere.
Djokovic è alla ricerca della sua sesta corona delle Nitto ATP Finals, un traguardo che eguaglierebbe il record di Roger Federer. Il 35enne di Belgrado può anche diventare il campione più anziano di sempre, dopo il trionfo londinese dell’allora 30enne Federer nel 2011. Conquistando il titolo da campione imbattuto, Djokovic si aggiudicherebbe un bottino record di oltre 4,7 milioni di dollari, oltre a 1.500 punti Pepperstone ATP Rankings.
Ruud – nove volte campione dell’ATP Tour – è a caccia del suo primo “grande titolo” dopo aver raggiunto le finali di Miami, Roland Garros e US Open quest’anno. Già salito di un posto, al n.3 del mondo nei Pepperstone ATP Live Rankings questa settimana, il 23enne di Oslo con un’altra vittoria potrebbe tornare al n.2 e portarsi a soli 500 punti da Carlos Alcaraz, che guida la classifica maschile.
Una vittoria darebbe a entrambi la possibilità di superare lo spagnolo all’inizio della stagione 2023, visto che né Djokovic né Ruud difendono punti agli Australian Open.
Nonostante lo preceda in classifica, Ruud parte sfavorito contro Djokovic, che questa settimana è risalito di tre posizioni, al n. 5 della Pepperstone ATP Live Rankings. Il norvegese non ha ancora vinto un set nei tre precedenti incontri con l’ex n. 1 del mondo, che comprendono la sconfitta per 7-6(4), 6-2 dello scorso anno nella fase a gironi di Torino. Ma Ruud spera di interrompere oggi questa sequenza negativa contro il campione in carica di Wimbledon.
“È un giocatore che non ha molti punti deboli”, ha detto del suo avversario in finale. “Ma è umano. Ha perso due settimane fa contro Rune nella finale del [Rolex Paris Masters]. Non è che giochi queste finali ogni giorno della sua carriera, nella sua vita. Sono sicuro che anche lui sentirà un po’ di pressione. C’è molto in gioco”.
Dopo aver visto alla TV Djokovic vincere i suoi cinque precedenti titoli di fine anno in TV, Ruud è ora nella posizione di provare a impedirgli di conquistare il n. 6. Spera che la condizione fisica diventi un problema per lui visto che Djokovic arriverà a giocarsi il suo terzo match in tre giorni dopo le durissime sfide contro Daniil Medvedev e Taylor Fritz.
“Ha dovuto giocare un bel po’ più di me”, ha detto Ruud dopo la netta vittoria in semifinale per 6-2, 6-4 contro Andrey Rublev. “Non so se si sentirà stanco – probabilmente no. Ma mi sono esprrso molto bene on campo oggi: questo è il modo perfetto per me per arrivare alla finale. Spero di poter conservare un po’ di questo grande tennis per domenica e vedere cosa succede”.
Come ha fatto contro Rublev, Ruud cercherà di usare il suo diritto “ad alto numero di giri” per dettare i tempi contro Djokovic. La tattica del norvegese per la vittoria in semifinale era incentrata sul mettere sotto pressione il rovescio di Rublev. Domenica Djokovic potrebbe adottare lo stesso piano di gioco contro Ruud.
Secondo i punteggi INSIGHTS Shot Quality dei finalisti – che tengono conto di una serie di parametri per classificare i colpi su una scala di 10 punti – il rovescio è il colpo in cui Djokovic ha il maggior vantaggio in questa sfida. Poiché entrambi sono entrambi fortissimi da fondocampo, il titolo finirà per andare a quello dei due che riuscirà a esprimere meglio il suo stile di gioco oggi.
Shot Quality: Djokovic vs. Ruud
Per quanto riguarda la settimana torinese, le statistiche sono ancora più incoraggianti per Djokovic, con il suo diritto valutato 8,91 al Pala Alpitour. Il serbo è anche in testa nella graduatoria degli otto di Torino per quanto riguarda il punteggio dei punti vinti in difesa e la qualità della risposta, mentre Ruud è al secondo posto per il diritto e al terzo per la percentuale di dei punti conquistati in difesa.
Oltre a cogliere il 37,1% dei punti qunado è stato costretto sulla difensiva, Djokovic ha giocato quasi il 25% dei suoi colpi in attacco alle Nitto ATP Finals 2022 e ha conquistato il 73,6% dei punti in cui ha comandato lo scambio.
“Non vedevo l’ora di arrivare a questo punto”, ha dichiarato la settima testa di serie dopo la vittoria per 7-6(5), 7-6(6) contro Fritz sabato. “Sono molto felice di poter competere per un altro grande trofeo, uno dei più importanti del nostro sport”.
Pur ammettendo di sentire le “gambe pesanti” e una “mancanza di reattività” contro l’americano, Djokovic ha portato a termine il suo compito anche senza riuscire a esprimere il suo miglior tennis. Sa però che contro Ruud in finale ci vorrà una prestazione eccellente.
“Mi piacerebbe, ovviamente, vincere il trofeo, ma non sarò l’unico giocatore a volerlo in campo”, ha detto Djokovic nella conferenza stampa post-partita. “Spero di essere in grado di giocare al livello in cui ho giocato la maggior parte delle partite di questa settimana e alla fine di spuntarla”.
Non sarebbe una sorpresa vedere Djokovic concludere la sua stagione con il titolo, dopo il suo ottimo inizio a Torino. Il serbo ha ottenuto un record di 13-1 negli ultimi tre eventi dell’ATP Tour, vincendo i trofei di Tel Aviv e Astana prima di raggiungere la finale del Rolex Paris Masters. I suoi quattro titoli in questa stagione includono anche i trionfi a Wimbledon e a Roma.
I progressi di Ruud a Torino sono stati meno prevedibili, come la sua stagione d’oro, che il norvegese ha ammesso di aver sorpreso persino lui. Dopo aver raggiunto la finale degli US Open, Ruud ha avuto un passaggio a vuoto con un record di 2 vittorie e 4 sconfitte in quattro tornei ATP Tour prima di ritrovare la forma a Torino.
“Quando è stato fatto il sorteggio qui, penso di essere stato il meno favorito per raggiungere la finale. Penso di poterlo dire con certezza: tutti gli altri giocatori sono considerati migliori di me sui campi duri indoor “, ha detto Ruud dopo aver raggiunto la finale. “Ci sono piccoli margini in questo sport. Sono stato in grado di arrivare, di lottare, di essere in finale, quindi sono molto contento”.