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CHIERI. Grande, grandissimo colpo per il Chieri del presidente Claudio Bello che nella giornata di oggi ha trovato l’accordo con l’attaccante che stava cercando da settimane. Il nome del rinforzo per la squadra di Marco Molluso è di quelli che non capitano tutti i giorni, in categorie come la Serie D: si tratta di Simone Edera, attaccante classe 1997 già protagonista in Serie A con la maglia del Torino con ha svolto tutto il percorso del settore giovanile.
Nelle stagioni successive, Edera ha vestito la maglia di Venezia, Parma, Bologna, Reggina, Pordenone e Spal più un’altra parentesi sempre con il Torino. Anche due reti in Serie A nel suo curriculum, per un totale di 99 presenze da professionista tra campionati e Coppe. Inoltre Edera ha vissuto anche l’onore di vestire la maglia della Nazionale, con le selezioni Under 18, Under 19, Under 20 e Under 21 trovando anche 5 gol. Sarà chiamato a fare la differenza nello sprint finale, prima di tutto per evitare la retrocessione diretta.
Si tratta dell’attaccante che mancava al Chieri, impegnato nella lotta salvezza nel girone A della Serie D con la sensazione di avere tutto per giocarsi la permanenza in categoria a parte un giocatore decisivo in zona gol: una lacuna colmata dal presidente Claudio Bello, che nonostante tutte le difficoltà nella gestione di una società di notevoli dimensioni e di alto livello, con poco sostegno da parte del territorio, continua a credere fino all’ultimo nel Chieri e nelle possibilità di salvezza nonostante tutto lo scetticismo e l’atteggiamento negativo che circonda il club collinare.
Mettendo sul campo non le parole, ma i fatti: “Credo di aver dimostrato quanto credo in questa società, e voglio dire a tutti coloro che in questi mesi hanno dato il Chieri come già retrocesso, o peggio ancora quasi fallito, saranno lo stesso i benvenuti se vorranno mettersi al mio fianco per sostenere la società invece di dare giudizi dall’esterno. Tutti i sacrifici che ho fatto, a cominciare dal segnale di far tornare la squadra al De Paoli, sono stati per il calcio a Chieri e per tutti i chieresi che però nel concreto non mi hanno mai sostenuto. Invece di criticare, sarebbe utile un esame di coscienza e un po’ di partecipazione a cominciare dalla presenza allo stadio. Sarebbe già qualcosa, con 30 spettatori paganti a partita e senza sostegno da parte del territorio, non si può pensare di stare a questi livelli. Per ora ho avuto appoggio e sostegno solo da Luca Gandini e dalla sua famiglia, persone che mi sento di ringraziare per tutto quello che hanno fatto per me e che stanno facendo da tanti anni per il calcio a Chieri”.