Costruire per credere. Credere in un progetto, credere nella bontà di una iniziativa e lavorare duro per concretizzare le promesse.
Annunciato alla stampa ed agli sponsor a Luglio 2022, Casa Base-B5, il progetto sociale voluto dalla ASD Grizzlies Torino 48 è finalmente ai nastri di partenza.
Dopo alcuni incontri di coordinamento tra i vari attori coinvolti, il primo vero passo concreto è avvenuto sabato 8 ottobre quando, allo Stadio del Baseball di Torino di Via Passo Buole, un gruppo di genitori con bambini o bambine affetti da spettro autistico, sono intervenuti alla presentazione dell’iniziativa al fine di prendere visione dell’impianto e per conoscere il personale sportivo e medico preposto a seguire i loro giovani ragazzi potenziali destinatari del progetto. Invitati sulla base di altri percorsi terapeutici già in atto, il nucleo di genitori di bambini e bambine affetti da spettro dell’autismo, hanno incontrato il Direttivo ed i tecnici dei Grizzlies ; sin dai giorni successivi all’incontro sono arrivate le adesioni che hanno quasi saturato la disponibilità di posti.
Sono stati parecchi gli interventi nel corso dell’incontro con i genitori, i quali hanno messo in evidenza le grandissime difficoltà che incontrano i ragazzi colpiti da forme di autismo a trovare spazio nella pratica di discipline sportive, in particolare quelle di squadra.
Particolarmente significativa è stata la testimonianza di una mamma il cui bambino sta già frequentando, per scelta personale, l’attività di minibaseball con i Grizzlies, la quale ha potuto confermare la valenza terapeutica di uno sport che utilizza ampi spazi, che permette di relazionarsi con i compagni rispettando eventuali necessità di privacy.
Testimonial a supporto dell’iniziativa, Stefania Campidonico, imprenditrice vicina ai Grizzlies in qualità di Main Sponsor della squadra che milita in Serie A (massimo campionato nazionale italiano), la quale, al Passo Buole di fronte ai genitori, ha speso parole a sostegno della serietà di una organizzazione che ha scelto di affiancare alle ambizioni sportive nuove motivazioni a carattere sociale.
Tutto nei piani quindi per l’avanzamento di questo progetto che gode del sostegno della Direzione Generale del ASL di Torino nella figura del Direttore Dott. Carlo Picco e del Dipartimento di Neuropsichiatria infantile del Dott. Orazio Pirro che hanno creduto nella forza del sodalizio sport e salute.
Il sostegno, che è stato ufficialmente sancito con la firma di una “convenzione”, garantisce la messa a disposizione di uno psicologo, di un medico neuropsichiatra e di un’educatrice, ed è l’atto amministrativo che dà il via alla prima giornata sul campo fissata per il 21 di Novembre. Lo strumento terapeutico utilizzato sarà il Baseball 5, vale a dire una variante semplificata del baseball che si gioca su campi di dimensioni ridotte senza l’uso di mazze e guantoni.
“Abbiamo scelto questa variante del baseball”, racconta Isa Dalbesio allenatrice e responsabile tecnico della squadra “perché ci sono meno regole e la dinamica è piuttosto semplice, inoltre le squadre necessitano di soli 5 giocatori e gli spazi richiesti sono più facilmente identificabili”.
Gli fa eco il dottor Gianluca Baiardi, psicologo legato all’organizzazione dei Grizzlies: “L’obiettivo che ci siamo posti è la realizzazione di un percorso educativo, psicosociale e di integrazione per offrire ai ragazzi con disabilità un’occasione di autodeterminazione e sperimentazione, in uno spazio di aggregazione idoneo nel quale sia possibile praticare un’attività sportiva all’aria aperta”. Il tutto, secondo la neuropsichiatra infantile, la dottoressa Fiorella, e la psicologa dottoressa Perrone dell’Asl, “va a supporto del legame in questo caso specifico, tra l’attività sportiva ed il trattamento, che, integrato con un movimento a favore dell’inclusione determina una maggiore completezza”.
Dal punto di vista della ASD Grizzlies Torino 48 BSC il progetto si inserisce nella strategia di sviluppo e nelle linee guida scritte dal Direttivo: “La nostra missione è quella di diffondere il Baseball con più strumenti possibili e, sin dal momento in cui il progetto è stato annunciato, abbiamo attivato nuove relazioni con aziende e famiglie che speriamo possano entrare presto a far parte del nostro mondo”.