Serie A, il derby della Mole finisce 1-1. Torino-Juventus tra spunti di riflessione e ripartenza

TORINO – Il derby della Mole si è concluso con un 1-1 che ha lasciato a Torino e Juventus un punto ciascuna, gli allenatori espulsi a gara in corso e, soprattutto, alcuni spunti degni di nota.

Partiamo dai gol che si sono visti: Kenan Yildiz e Nikola Vlasic hanno illuminato lo stadio Olimpico di Torino con due perle che hanno acceso la partita e riscaldato rispettive le tifoserie. I due numeri 10 hanno offerto delle buonissime prove, aiutando molto le rispettive squadre e lasciando un segno ben tangibile su questo derby della Mole.

Il turco ha aperto le danze all’8’ mentre il croato le ha chiuse (naturalmente soltanto in riferimento ai gol) al 45’+1’. Il gol del bianconero ha fatto strabuzzare gli occhi per la sua bellezza e per la spontaneità dei gesti tecnici. Anche quello del granata, ha esaltato la tifoseria per la sua bellezza e per il suo peso in termini di risultato. Insomma, due reti di pregevole fattura che hanno messo ancora più in luce l’importanza dei due giocatori nelle rispettive rose.

Come anticipato, ci sono state anche due espulsioni: a farne le spese sono stati Vanoli e Thiago Motta che, nel corso della seconda frazione di gioco, sono stati protagonisti di un diverbio dopo un intervento di Savona al limite dell’area giudicato regolare dall’ arbitro. Dunque, i due hanno rimediato un cartellino rosso e hanno continuato a seguire il derby della Mole lontani dalle rispettive panchine.

Sponda granata, nonostante il gol subito praticamente a inizio gara, la squadra ha reagito non perdendosi d’animo e credendo vivamente nella rimonta. Naturalmente, causa infortuni, specie in attacco il Torino ha faticato maggiormente ma con il colpo ad effetto di Vlasic è riuscito a cogliere in fallo la Vecchia Signora.

Nella ripresa, la squadra di Vanoli è scesa in campo spendendo sin da subito molte energie, cercando di pressare per provare a mettere a segno un’altra rete che però non è arrivata. Dunque, tanta grinta e voglia di fare per i granata e questa prestazione può certamente aiutare anche dal punto di vista del morale.

In casa bianconera, il bicchiere è forse meno pieno. Anche con il cambio obbligato in attacco a causa dell’assenza di Vlahovic, la Juventus non è riuscita ad incidere quando ci si sarebbe attesi. Koopmeiners, designato capitano di giornata, ha offerto un’altra presentazione non brillante e lontana da quelle a cui aveva abituato all’Atalanta. L’olandese non è ancora riuscito ad emergere secondo le aspettative. Con il passare del tempo, ci si chiede se ciò sia dovuto anche alla sua collocazione in campo.

E che dire di Nico Gonzalez? In questa stagione ha giocato poco per via di un infortunio che lo ha tenuto a lungo out. Tuttavia nel derby della Mole, come anticipato, è partito da titolare. Da lui si sono viste alcune buone sponde e un gol annullato per fuorigioco ma (come successo alcune volte a Vlahovic) ha commesso qualche errore di troppo di fronte al portiere del Torino.

In campo anche Douglas Luiz che ha dato il suo apporto, offrendo una prova discreta. Ci ha messo impegno e ha lavorato per aiutare i compagni a portare a casa una vittoria. Il suo nome, in queste settimane, sta circolando anche in chiave mercato ma lui si è comunque mostrato concentrato sul terreno di gioco.

Nel derby della Mole, da sottolineare la partenza dalla panchina di un giocatore che sino a non molto tempo addietro sembrava imprescindibile nello scacchiere bianconero ed è quella di Andrea Cambiaso. Va detto che, non molto tempo fa, ha patito qualche problemino fisico e probabilmente potrebbe essere ancora alla ricerca della condizione migliore. Il numero 27 bianconero, nel corso di questa stagione, ha dimostrato buonissime qualità e una crescita notevole divenendo una presenza importante per la squadra di Thiago Motta.

Dunque, un derby della Mole che ha lasciato un pareggio e spunti di riflessione sia in casa Torino che in casa Juventus. Le due squadre ripartiranno da qui per crescere ancora in vista dei prossimi impegni che le attendono. La cavalcata è ancora lunga ed entrambe hanno voglia di stupire e fare bene.

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