Quincinetto Tavagnasco contro la decisione del giudice sportivo: “Un precedente pericoloso che ignora le regole”

QUINCINETTO. La società Quincinetto Tavagnasco ha espresso tutto il suo dissenso nei confronti della decisione del giudice sportivo di far disputare nuovamente la partita contro la Pro Novara, rinviata domenica scorsa per l’assenza di un medico e di un’ambulanza con defibrillatore a bordo campo, obbligo previsto dal regolamento federale. La gara è stata riprogrammata per mercoledì 18 dicembre alle 20:30, ma la società canavesana denuncia quello che ritiene un errore procedurale e un’ingiustizia.

Il caso: regole disattese e dubbi sul rapporto arbitrale

Secondo il comunicato del Quincitava, la partita avrebbe dovuto essere assegnata vinta a tavolino alla squadra ospite, in quanto l’assenza del servizio medico e dell’ambulanza viola il regolamento federale. La società ricostruisce gli eventi sottolineando che Alle 15:45, trascorsi i 45 minuti previsti dal regolamento per attendere l’arrivo dell’ambulanza, l’arbitro ha deciso di rinviare la gara. Poi, alle 16:05, quando la terna arbitrale ha consegnato il rapporto di gara al dirigente responsabile del Quincitava, l’ambulanza non era ancora arrivata al centro sportivo. E infine, alle 16:30, al momento in cui lo staff del Quincitava ha lasciato l’impianto, l’ambulanza non si era ancora presentata.

La società si dice “sconcertata per la decisione del giudice sportivo”, che a suo dire ha ignorato il regolamento federale, creando un precedente che potrebbe danneggiare l’integrità del sistema sportivo: “Certamente si crea un precedente pericoloso, perché è una libera interpretazione che ignora una regola della federazione stessa.”

Una denuncia di disparità di trattamento

Nel comunicato, il Quincitava punta il dito contro una disparità di trattamento che favorirebbe le squadre di maggiore peso: “Oggi c’è il Quincitava, due paesini di 1000 abitanti, una piccola società che tolto quando servono i voti non conta nulla nello scacchiere federale. Ma quando lo stesso problema toccherà a una squadra blasonata di una grande città, vogliamo proprio vedere il giudice se avrà lo stesso metro di giudizio.”

Pur valutando la possibilità di presentare ricorso, la società ha scelto di attenersi alla decisione, accettando di disputare la gara a Novara. Tuttavia, non nasconde l’amarezza per l’organizzazione e i disagi imposti: “Mercoledì ci presenteremo a Novara, percorrendo nuovamente 200 km, chiedendo permessi di uscita anticipata dai posti di lavoro per disputare questa benedetta partita. Siamo piccoli e dilettanti, ma siamo gente seria.”

Una battaglia per il rispetto delle regole

Concludendo il comunicato, il Quincitava ribadisce il proprio impegno a proseguire con serietà e determinazione, nonostante le difficoltà: “Anche se sembrerebbe che tutto ci rema contro, continueremo fino in fondo a lottare con le unghie e con i denti.”

Il caso solleva nuovamente interrogativi sulla coerenza nell’applicazione delle regole e sui criteri di giudizio adottati, accendendo il dibattito sulla gestione dei campionati dilettantistici e sul rispetto delle norme federali.


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